Omicidio Giuseppe Giuliano: omertà spezzata
L'imprenditore edile di 64 anni è stato ucciso nel febbraio 2019 a Basiglio, Milano
Omicidio Giuseppe Giuliano: omertà spezzata. A cinque anni di distanza dal delitto, due persone sono state formalmente indagate per l’omicidio di Giuseppe Giuliano. L’imprenditore edile di 64 anni è stato ucciso nel febbraio 2019 a Basiglio, Milano.
I suoi assassini lo avevano pedinato e manomesso le telecamere lungo il percorso. Dopo una richiesta di archiviazione respinta dalla famiglia, potrebbe finalmente emergere un nome per i responsabili dei due colpi di pistola.
Indagini a cinque anni dal delitto: due persone formalmente indagate
A cinque anni di distanza dal delitto, due persone sono state formalmente indagate per l’omicidio di Giuseppe Giuliano. Dopo una richiesta di archiviazione respinta dalla famiglia della vittima, le indagini sono proseguite e finalmente potrebbe esserci un nome legato ai responsabili dei due colpi calibro 7,65 che hanno ucciso l’imprenditore edile di Acerra.
Nonostante la manomissione delle telecamere lungo il percorso di arrivo e fuga, gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione su una Renault Twingo rossa e una Fiat Punto, che hanno condotto alla coppia di sospettati.
L’indagine si è rinforzata nel corso degli anni, portando ora all’accusa di omicidio aggravato. Questo potrebbe significare che la morte di Giuliano non resterà senza colpevoli.
I dettagli dell’omicidio e la manomissione delle telecamere
L’omicidio di Giuseppe Giuliano, avvenuto nel febbraio del 2019 a Basiglio, in provincia di Milano, è stato caratterizzato da una minuziosa manomissione delle telecamere presenti lungo il percorso di arrivo e di fuga.
I responsabili del delitto avevano pedinato la vittima per giorni, riuscendo a disattivare alcune delle telecamere di sicurezza lungo il tragitto. Questa azione ha complicato notevolmente il lavoro dei carabinieri del nucleo Investigativo, guidati dal colonnello Antonio Coppola.
Nonostante l’impossibilità di acquisire una vasta quantità di filmati, gli investigatori hanno focalizzato la loro attenzione sulla presenza di una Renault Twingo rossa che si aggirava nei pressi del luogo del delitto. L’auto è stata poi ritrovata bruciata a Rozzano, aggiungendo ulteriori elementi alla complessa indagine sull’omicidio di Giuliano.
Nuovi sospetti emergono nel caso: la pista di ‘il bulgaro’ scartata
Nonostante inizialmente sembrasse essere un possibile sospetto nell’omicidio di Giuseppe Giuliano, noto imprenditore edile di Acerra, la pista che coinvolgeva “il bulgaro”, ex collega della vittima, è stata scartata dalle indagini.
Le ipotesi dei carabinieri del nucleo Investigativo, guidati dal colonnello Antonio Coppola, si sono rivelate infondate, mancando qualsiasi elemento che potesse collegare Nikola all’omicidio.
Dopo un esposto anonimo che accusava un operaio del cantiere di Borgo Vione, anche questa pista si è rivelata del tutto estranea all’omicidio. Pertanto, nuovi sospetti sono emersi nel caso e hanno portato a una diversa direzione investigativa, segnalando così un possibile avanzamento nella ricerca dei colpevoli dell’omicidio di Giuliano.
Le indagini sull’omicidio di Giuseppe Giuliano, avvenuto cinque anni fa, hanno finalmente portato a due persone formalmente indagate. Nonostante la manomissione delle telecamere e le false piste seguite dagli inquirenti, sembra che il quadro si stia chiarendo.
Tuttavia, resta ancora da scoprire il movente preciso di questo tragico crimine, lasciando aperta la questione della verità nascosta dietro l’omicidio di Giuliano.