Paolo Bonolis e Mediaset: rottura?

Redazione
Paolo Bonolis e Mediaset: rottura?

Paolo Bonolis e Mediaset: rottura? In questi mesi una delle voci che tiene maggiormente banco è quella relativa al futuro di Paolo Bonolis: lascerà Mediaset oppure no?

Gli indizi sono più di uno ma al momento sembrerebbero tutti o quasi assolutamente privi di fondamento dal momento che non ci sono né comunicati ufficiali né tanto meno prove concrete relativamente a questo che, lo vogliamo ricordare, è e rimane soltanto un rumor.

Per questo motivo in molti si chiedono se effettivamente il marito di Sonia Bruganelli dirà addio a Canale 5,. Per la rete è uno dei conduttori di punta e di maggior successo, oppure se al contrario deciderà di rimanere all’interno della tv di Cologno Monzese.

La Rai, come riporta Youmovies, nel frattempo sembra essere alla finestra, ma la verità sembrerebbe essere un’altra.Paolo Bonolis dovrebbe rimanere a Mediaset fino a prova contraria. Però… Leggi l’articolo sulla Marina Militare

Ci sono delle novità. E’ notizia di oggi il fatto che per cautelarsi riguardo un suo possibile addio a Canale 5, l’azienda avrebbe contattato Pio e Amedeo per cercare di trovare un’alternativa al conduttore di Avanti Un Altro.

I due, che con i loro servizi a Le Iene, gli spettacoli teatrali ed Emigratis hanno avuto davvero tantissimo successo in tv. Potrebbero mutare i propri orari.

Abituati alla prima serata, e spostarli in una fascia oraria, quella preserale. Tale fascia tuttavia non sembrerebbe particolarmente adatta, almeno sulla carta, al loro modo di comunicare.

Insomma, fino a che non ci saranno comunicati ufficiali siamo convinti che questi nomi continueranno ad uscire ininterrottamente. Staremo a vedere se ci saranno news in tal senso oppure se tutto rientrerà nel minor tempo possibile.

Paolo Bonolis e Jerry Scotti

Paolo Bonolis: “Con Gerry Scotti non funzionò”. Avanti un Altro senza Paolo Bonolis perde la sua vera essenza. A dirlo è l’autore televisivo Stefano Jurgens. Che ricorda l’interregno di Gerry Scotti, bravo ma non abbastanza. Nella cerchia dei più fidati collaboratori di Paolo Bonolis un posto a Stefano Jurgens spetta di diritto.

Lo storico autore di vari format è diventato popolare tra i telespettatori di Canale 5 grazie alle simpatiche gag in cui il romano lo coinvolge ad Avanti un Altro. Anche se è attualmente trasmesso in replica, il quiz show del preserale continua a riscuotere un ottimo seguito.

In una lunga intervista concessa a Tv Blog, Stefano Jurgens ha parlato di Avanti un Altro, costola del suo creatore: se gli levi Paolo Bonolis – ha sottolineato – smette di funzionare. In passato al posto del capitolino fu messo Gerry Scotti, professionista eccezionale eppure incapace di ripetere i risultati del collega.

Non nelle corde dello Zio Gerry

Gerry è un signore – ha aggiunto l’autore -, reputato uno di famiglia dagli spettatori. Fu bravissimo con la sua ironia, si è occupato a proprio modo del programma, ma non era nelle sue corde. Non era Paolo Bonolis. Cortesemente si prestò a guidarlo.

Nel corso della chiacchierata Stefano Jurgens, che ha iniziato giovanissimo la sua carriera al fianco di Corrado, ha rotto il silenzio sulle 50 puntate inedite di Avanti un Altro, ancora da mandare in onda. Non sanno quando le proporranno. Il contratto di Bonolis ne prevede altre 120, più quattro appuntamenti serali mai realizzati.

Corrado e Paolo Bonolis: differenza di stile

Invece su quando sarà possibile girare le nuove puntate, Jurgens ha frenato. Finché non daranno il via libera di riaprire le porte alla gente loro staranno fermi. Sperano si riesca a sbloccare lentamente qualcosa, magari con delle piccole correzioni. Avanti un Altro non si può fare senza pubblico, sono in attesa, giocano con loro, se non trovi gente attiva non accade niente.

Tra i successi di Stefano Jurgens figura pure Tira e Molla, trasmissione degli anni Novanta di cui ricorda ancora oggi la celebre telefonata dei fratelli Capone, poi rivelatasi un pesce d’aprile. Sulla differenza nello stile di conduzione tra Corrado e Paolo Bonolis, l’autore ha definito il primo un professionista ironico, ma in grado di rimanere sempre nelle righe. Non che Paolo pecchi di educazione, ma va volutamente oltre, lo fa di proposito. Nella vita è una persona generosa e corretta.

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