Regione Lombardia, in piazza la protesta contro la gestione del Covid-19

Redazione
Regione Lombardia, in piazza la protesta contro la gestione del Covid-19

Regione Lombardia, in piazza la protesta contro la gestione del Covid-19. Con cartelli con le frasi pronunciate dalle istituzioni lombarde in questo periodo di pandemia i manifestanti del comitato «I coinvolti»  si sono ritrovati venerdì pomeriggio in piazza Lombardia, sotto gli uffici della Regione, per protestare contro la gestione politica dell’emergenza Covid.

I cartelli erano eloquenti.

Si possono leggere scritte come «Gallera» con una x sulla prima L. Così il significato della parola cambia completamente. Non si legge più il nome del politico, bensì la parola “Galera”. Il cartello così vuole simboleggiare la rabbia e la delusione di tanti cittadini, che hanno vissuto ore durissime in Lombardia e che si sono sentiti abbandonati dalle loro istituzioni. (Foto: Furlan/La presse)

Insofferenza dà vita al presidio

Il presidio è stato organizzato dal comitato fondato da Gea Scancarello, «nato da un moto di insofferenza e senso civico a seguito della rivendicazione della correttezza delle scelte effettuate dalla Regione che, nei fatti, con la sua gestione – accusa la giornalista – ha provocato un’ecatombe. È fondamentale essere qui oggi perché non si può accettare la narrativa dell’ineluttabilità, è tutto frutto di scelte precise, non c’era nulla di scritto, e ora chiediamo che la politica ne renda conto non solo alla magistratura ma anche alla cittadinanza» Leggi anche il meteo: crollo delle temperature

Tragica la situazione contagi

La situazione in Lombardia è ancora complessa. Sono 382 i nuovi casi di positività al Covid 19 in Lombardia, a fronte di 15.507 tamponi, con un tasso del 2,5%. Attualmente il totale dei positivi a oggi in regione è a 22.913, con un totale ufficiale di casi riscontrati di 88.183. Sono inoltre 20 i nuovi decessi, che portano il totale a 15.974. Per quanto riguarda i ricoveri, scende di due unità il numero delle terapie intensive, a 173, mentre cala di 156 quello dei degenti non in intensiva, ora io totale è a 3.470. I guariti-dimessi salgono a 49.296. Fonte: Il corriere

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