Regista di Otto e mezzo trovato cadavere in camera da letto

Redazione
Regista di Otto e mezzo trovato cadavere in camera da letto

Regista di Otto e mezzo trovato cadavere in camera da letto. Il regista di La7 Massimo Manni è stato trovato morto nel suo appartamento a Prati, quartiere bene di Roma.

La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per il reato di omicidio e ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Il fascicolo di indagine è stato affidato al pubblico ministero Francesco Saverio Musolino.

Il corpo senza vita del 61enne regista, secondo le primissime informazioni, è stato trovato all’interno della sua abitazione a piazzale Clodio. Per il momento non sono stati resi noti altri dettagli.

Il cadavere era in camera da letto

Qualcuno, secondo quanto si apprende da un familiare, ha scoperto il corpo e ha chiamato il 118 e i vigili del fuoco alle 19,35 di ieri, giovedì 23 settembre. I pompieri sono entrati nell’appartamento e l’uomo è stato trovato a terra in camera da letto in posizione supina.

Sul posto sono arrivati anche gli agenti della Questura di Roma. Massimo Manni, nato il 23 gennaio del 1960, lavorava come regista per La7 e prima per Tmc dal 1985. Fino al 2010 ha lavorato alla trasmissione Otto e mezzo.

Pigneto: scippa una donna, fugge su scooter rubato e investe tre poliziotti

Ha scippato una donna, picchiato gli agenti intervenuti, poi è fuggito su uno scooter rubato e investito tre poliziotti, immolati per fermare definitivamente le scorribande del malvivente.

Scene che ricordano quelle di Grand Theft Auto, il famoso videogioco più noto come Gta. Quella vissuta tra il Prenestino, Pigneto e Malatesta, invece, è vita reale. Quella violenta di strada.

Protagonista della vicenda, in negativo, un 29enne bosniaco nato a Milano, già sottoposto agli arresti domiciliari e con un mandato di espulsione da Roma sulle spalle. Tutto è andato in scena nel pomeriggio di giovedì 23 settembre.

I poliziotti erano sulle sue tracce da tempo, perché il giovane si era reso – almeno stando alle indagini – responsabile di una serie di scippi tutte con lo stesso modus operandi. Furti in serie commessi soprattutto nella zona dell’Esquilino, ma anche in altri quartieri.

Le indagini hanno portato gli investigatori nella zona del Prenestino Labicano. È tra questa vie che gli agenti hanno seguito i suoi spostamenti, mentre il giovane si spostava a bordo di uno scooter Sh 125 risultato rubato, in attesa di colpire.

Lo scippo

E così è stato. All’altezza di via Prenestina, il 29enne ha scippato una donna di 37 anni per poi fuggire a piedi. Gli agenti che erano sulle sue tracce lo hanno inseguito e bloccato. Da qui ne è nata una violenta colluttazione, con il ladro capace di farsi strada e salire sullo scooter che aveva parcheggiato poco distante per guadagnarsi la fuga.

Poco più tardi, i poliziotti – ormai in massa sulle sue tracce – hanno notato il fuggitivo tra il Pigneto e Malatesta, ancora a bordo dello scooter rubato. Certi che il malvivente avrebbe fermato la marcia, tre agenti hanno occupato l’incrocio tra via Erasmo Gattamelata e via Roberto Malatesta, immolandosi con i loro corpi. Il 29enne ha invece continuato la marcia, investendoli.

I quattro, il ladro e i tre agenti, sono caduti a terra. Il bosniaco è stato bloccato e arrestato, con le accuse di rapina e tentato omicidio. I tre poliziotti, invece, sono stati tutti portati in ospedale.

Due di loro in codice rosso. Uno ha subito ferite e contusioni varie, un’altro la frattura del polso e il terzo la frattura del piede sinistro e dovrà sottoporsi ad una operazione chirurgica. Le indagini sono ora in corso per ricostruire i colpi messi a segno dal 29enne. Gli inquirenti sono convinti che si tratti di un ladro seriale.

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