Romina Carrisi: “non voglio parlare dei miei genitori”

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Romina Carrisi: “non voglio parlare dei miei genitori”

Romina Carrisi: “non voglio parlare dei miei genitori”. Choc: “Perchè non posso più vivere a Cellino, Costretta a scappare via. Cos’è successo” Fan senza parole

Si sente privilegiata e non si offende se glielo dicono, anche se nell’adolescenza ha dovuto lottare per “trovarsi”, ha un legame intenso con la sorella e parla dei nonni con amore.

Di esperienze ne ha fatte già tante, svariate e ora sta per girare un film da regista: la figlia di Al Bano e Romina Power senza filtri per FQMagazine La sfida è di quelle complicate: si può intervistare Romina Carrisi senza citare i suoi genitori, Al Bano Carrisi e Romina Power?

L’unico bonus ce lo giochiamo subito, a inizio conversazione, per stabilire le regole del gioco. “Io li amo immensamente, ma ogni volta che mi chiedono un’intervista finiscono per domandarmi solo cose che riguardano loro”.

“Ma io ho una mia identità umana e professionale che prescinde dal mio cognome e vorrei parlare di me», spiega Romina a FQ Magazine, raccontandosi in una chiave inedita.

E per la prima volta rivela il suo prossimo impegno lavorativo: dopo aver assaporato (e subito) per una vita il fascino indiscreto delle telecamere, è pronta a passare dall’altra parte della barricata con un film, un lungometraggio, di cui sarà la regista e la sceneggiatrice.

C’è un posto dove si sente a casa? Sono io la mia casa, sono il posto dove voglio stare bene. Se stai bene con te stessa, stai bene anche in una camera d’albergo.

Le stanze degli hotel vengono considerate da molti un luogo impersonale. A lei piacciono? Io ci sto bene. Forse perché mi ricordano anni bellissimi, quelli dell’infanzia, quando i miei genitori facevano tournée mondiali e ci portavano con loro in giro per il mondo.

Il suo primo ricordo in assoluto? Le corse sui prati con mia sorella Cristel, nella casa di Cellino. Respiravamo libertà e spensieratezza. Ma molte delle immagini che riemergono dalla mia memoria, non so bene se siano ricordi veri.

Citava prima Cristel: che rapporto ha con sua sorella? Siamo compagne di viaggio e di vita. È un miracolo sapere che c’è una persona che ha le stessa mia prospettiva sulle cose: solo lei può capirmi nel profondo. Negli anni poi ci siamo ritrovate sempre più vicine e unite.

Che sensazione le provoca l’idea di essere stata una delle protagoniste, assieme alla sua famiglia, di una sorta di romanzo popolare che dura da più di quarant’anni? Leggi anche qui 

Quasi sempre fa piacere, altre provoca disagio. Come quando tutti hanno sempre dato per scontato che volessi stare sulle copertine o partecipare a servizi fotografici, invece molte volte avrei voluto essere altrove. Più donna

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