Scuola, caos in Puglia: Tar di Bari contro Tar di Lecce

Redazione
Scuola, caos in Puglia: Tar di Bari contro Tar di Lecce

Scuola, caos in Puglia: Tar di Bari contro Tar di Lecce. Il Tar della Puglia con la Terza sezione, quella di Bari, ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza del presidente della Regionale.

Ordinanza che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall’ultimo Dpcm.

“Interferisce in modo non coerente con il nuovo Dpcm”, la motivazione.

Lo rende noto il Codacons di Lecce che con un gruppo di genitori aveva presentato ricorso.

La decisione arriva nelle ore in cui la giunta regionale sta disponendo una nuova ordinanza, in vigore da lunedì 9 novembre.

E arriva in contemporanea a una decisione di segno opposto, sempre dei giudici amministrativi.

La sezione di Lecce infatti ha respinto una seconda richiesta di sospensione dell’ordinanza della Regione Puglia di chiusura delle scuole presentata da alcuni genitori salentini.

Il tribunale ha ritenuto “prevalente” il diritto alla salute su quello allo studio, fissando l’udienza collegiale di merito al 25 novembre, il giorno dopo la scadenza dell’ordinanza regionale.

Una decisione scavalcata dal provvedimento del Tar di Bari e soprattutto dalla nuova ordinanza attesa in giornata.

L’orientamento del presidente Michele Emiliano è quello di delegare la scelta alle famiglie, almeno per quanto riguarda le scuole elementari e la prima media, sul seguire le lezioni in presenza.

Tar di bari

Ma la decisione del Tar di Bari ora cambierà gli equilibri. In teoria, dopo la decisione dei giudici amministrativi tutti gli studenti pugliesi dovranno rientrare in classe da lunedì 9 novembre.

La sospensiva infatti non è annullata dalla decisione di segno opposto della sezione di Lecce del Tar.

Per la Terza Sezione, cha ha sospeso il provvedimento di chiusura, “l’ordinanza del Presidente della Regione Puglia … interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto DPCM 3 novembre 2020”.

Il Dpcm, spiega il Tar, “colloca la Puglia tra le aree a media criticità (la cosiddetta “zona arancione”) e persino per le aree ad alta criticità (le “zone rosse”) prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari”.

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