Scuola, oggi le linee guida. Manifestazioni di protesta in 60 città

Redazione
Scuola, oggi le linee guida. Manifestazioni di protesta in 60 città

Scuola, oggi le linee guida. Manifestazioni di protesta in 60 città. L’appuntamento è a Roma alle ore 18.00 in Piazza san Silvestro ed in contemporanea in oltre 60 città italiane.

Genitori, docenti, precari, Aec, studenti e bambini del Comitato priorità alla scuola e oltre 48 organizzazioni a carattere nazionale scenderanno in piazza nel giorno in cui la ministra Azzolina porterà in Conferenza unificata stato-regioni le linee guida per il rientro sui banchi a settembre. Direttive che non piacciono a nessuno, a partire dai presidi.

“Manifestiamo in una zona centrale di Roma, accanto al Parlamento – spiega Cristina Tagliabue referente di Priorità alla Scuola Roma – affinché la nostra voce arrivi non soltanto alla ministra dell’Istruzione Azzolina, ma allo stesso Premier Conte, al quale chiediamo un maggior impegno economico, risorse straordinarie per la scuola.

Ci auguriamo – prosegue – che il nostro racconto e le nostre richieste, che nascono da tantissime realtà romane e nazionali, siano non solo prese in considerazione, ma ascoltate e accolte, soprattutto dopo aver appreso le linee guida appena divulgate

Molteplici le realtà che scenderanno in piazza in difesa della scuola pubblica e del diritto all’istruzione per ribadire che la scuola è un presidio democratico fondamentale e che sulla scuola bisogna investire in organici e in edilizia, per la sicurezza e la presenza.

Una Scuola che non c’è più

“Stiamo creando una piazza a forma di una Scuola che non c’è più, e di come la vorremmo rivedere fatta di narrazioni e commistioni, in cui il mondo dell’istruzione italiana sarà rappresentato nel suo presente, nel suo passato e nel suo futuro, da bimbi, genitori, studenti e insegnanti. Racconteremo con parole nostre quello che ci aspettiamo, adesso, dal Governo perchè senza investire nell’istruzione, non ci sarà futuro per le nuove generazioni”, conclude la portavoce di Priorità alla Scuola Roma.

Infine, tra le richieste del Comitato “Priorità alla Scuola” avanzate al Governo a livello nazionale: risorse straordinarie; personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola; assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali; maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado; investimenti strutturali per l’edilizia scolastica; prevenzione sanitaria nelle scuole; esternalizzazione di servizi educativi per completare il tempo scuola che causerebbe un aumento del lavoro precario; riduzione delle ore didattiche da 60 a 40 minuti; Didattica a Distanza come parte strutturale dell’orario scolastico. Il Comitato respinge, inoltre, tutti i tentativi di smantellamento della Scuola Pubblica, e rifiuta ogni ipotesi di riduzione del tempo scuola.

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