Scuola paritaria emetteva falsi certificati di insegnamento. 12 misure cautelari
Le accuse sono di concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale
Scuola paritaria emetteva falsi certificati di insegnamento. 12 misure cautelari. Le accuse sono di concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale.
Un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Cerignola, in provincia di Foggia, ha portato all’arresto di 12 persone sospettate di essere coinvolte in un giro di falsi certificati di insegnamento tra le province di Foggia e Caserta.
Tre finiscono ai domiciliari
Su richiesta della Procura di Foggia, tre degli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre a nove è stata interdetta l’attività di insegnamento.
Le accuse a loro carico includono concorso in falsità ideologica, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale. L’indagine è iniziata a seguito di esposti anonimi e ha rivelato un complesso sistema di frode orchestrato da un avvocato di Foggia, un insegnante e il dirigente di una scuola paritaria.
Questi avrebbero fornito certificati e comunicazioni false per simulare inesistenti rapporti di lavoro con una scuola paritaria in provincia di Caserta.
I documenti falsificati, utilizzati per avanzare nelle graduatorie di supplenza, avrebbero permesso ai nove indagati di ottenere titoli di insegnamento.
Gli inquirenti hanno rilevato che questo meccanismo fraudolento avrebbe alterato il corretto funzionamento del processo di selezione, danneggiando il principio di meritocrazia previsto dalla normativa legislativa e regolamentare.
I protagonisti della frode avrebbero avuto un ruolo centrale nella creazione di un gran numero di documenti falsi, con l’obiettivo di ingannare le autorità di valutazione del sistema scolastico.