Sequestrate oltre 26mila compresse di farmaci pericolosi a Malpensa

Redazione
Sequestrate oltre 26mila compresse di farmaci pericolosi a Malpensa

Sequestrate oltre 26mila compresse di farmaci pericolosi a Malpensa. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in servizio all’aeroporto di Malpensa, insieme ai finanzieri del Gruppo di Malpensa, hanno sequestrato migliaia di farmaci.

Sono rinvenuti in alcuni bagagli portati al seguito da un passeggero di origine congolese; proveniente da Addis Abeba (Etiopia) e destinati probabilmente al commercio al dettaglio.

L’uomo è trovato in possesso di oltre 26.000 compresse di vari medicinali, tra i quali era presente un farmaco con il principio attivo ‘Dexamethasone’; uno steroide antinfiammatorio economico.

Oltre ai medicinali sono trovati nei bagagli anche prodotti cosmetici di vietata introduzione nel territorio. Il passeggero fermato, nonostante avesse già consegnato i propri documenti, ha tentato la fuga cercando di rimpossessarsi dei bagagli contenenti la merce illegale.

Il tentativo è vanificato, inoltre, dall’intervento dei militari della Guardia di Finanza. Per i prodotti cosmetici è disposta la termodistruzione. Sentito il pm di turno della procura di Busto Arsizio, l’uomo è  deferito.

Gli è applicato, poi, il decreto legislativo 219/2006 che riguarda la normativa sui farmaci e ai sensi dell’articolo 340 del codice penale per interruzione di pubblico servizio.

Gestivano traffico migranti, 19 fermi Ps

Un pericoloso cartello di ‘facilitatori’ del traffico internazionale di migranti collegato con gruppi criminali in Turchia e Grecia è smantellato dalla polizia che ha eseguito il fermo di 19 indagati emesso dalla Procura distrettuale di Catania.

Il provvedimento, che ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è, poi, eseguito a Bari, Milano, Torino e Ventimiglia (Imperia) dalla squadre mobili di Siracusa e degli altri capoluoghi interessati e dal Servizio centrale operativo.

La complessa indagine ha fatto luce su quello che è indicato come “un necessario anello di congiunzione” in Italia con “gruppi criminali attivi in Grecia e Turchia, che agevolavano i migranti nel percorso verso la meta privilegiata, Francia e Nord Europa, attraverso la ‘rotta orientale’ che passa per Afghanistan, Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e Italia”.

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