Spacciavano droga usando ‘vedette’, 12 arresti a Roma

Redazione
Spacciavano droga usando ‘vedette’, 12 arresti a Roma

Spacciavano droga usando ‘vedette’, 12 arresti a Roma. Dodici persone sono state arrestate questa mattina all’alba in una massiccia operazione antidroga nella zona di villa Gordiani a Roma.

Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti i reati ascritti nell’ambito dell’indagine condotta dai Carabinieri coordinata dalla Procura di Roma.

Grazie alla quale è venuta alla luce una diffusa attività di cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti di diversa natura: hashish, marijuana e cocaina.

L’attività criminosa aveva dato vita a una vera e propria piazza di spaccio, sempre aperta, con tanto di vedette, sempre pronte ad assicurare una cornice di sicurezza allo svolgimento dell’attività.

Eseguendo anche, in molti casi, controlli nelle strade limitrofe proprio per scongiurare la presenza delle forze dell’ordine.

Tra gli arrestati per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti anche una donna che, all’epoca dei fatti, gestiva un club privato sito nel quartiere di San Lorenzo, precisamente via dei Lucani.

La stessa strada tristemente nota per la tragica fine della giovane Desirée Mariottini avvenuta per overdose in una situazione di alto degrado, morte avvenuta solo qualche mese prima dell’avvio di queste indagini.

Operazione Microcredito: 8 misure e sequestri per 500mila euro.

I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, stanno eseguendo misure cautelari personali oltre a una serie di sequestri preventivi emessi dal Gip del Tribunale di Roma.

Le misure cautelari sono disposte nei confronti dei componenti di un gruppo criminale responsabile di peculato, appropriazione indebita e autoriciclaggio.

Le investigazioni hanno consentito di accertare che il presidente di una società capitolina operante nel settore della concessione di microcredito, regolarmente iscritta all’Albo speciale previsto dal Tub, aveva “dirottato” soldi pubblici.

I soldi riguardano finanziamenti pubblici, regionali ed europei, elargiti a favore di persone fisiche e giuridiche compiacenti; non rientranti tra quelle ammesse a beneficiare dei relativi fondi, per circa 500 mila euro.

Al fine di nascondere l’attività al Consiglio di Amministrazione della società, il rappresentante legale aveva addirittura contraffatto gli estratti dei conti correnti aziendali; eliminando i bonifici illeciti.

Le somme ricevute dai beneficiari venivano poi girate, simulando rapporti commerciali inesistenti, ad altre società riconducibili allo stesso presidente; determinando così il reinserimento nel circuito economico dei soldi guadagnati dal peculato.

Nei confronti dell’ideatore del sistema e dei suoi più stretti collaboratori sono così emesse le misure cautelari personali.

Rispettivamente, della custodia in carcere per il principale indagato, degli arresti domiciliari per 3 suoi complici; nonché la misura interdittiva del divieto di esercitare attività di impresa per 12 mesi nei confronti di ulteriori 4 persone.

Inoltre, è disposto il sequestro preventivo e per equivalente per un importo totale di circa 500 mila euro; quale profitto del peculato, nei confronti degli indagati.

Oltre al sequestro preventivo, per oltre 430 mila euro, nei confronti delle società destinatarie dei finanziamenti quale conseguenza della responsabilità amministrativa dipendente da reato.

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