Terrorizza i passanti, danneggia auto del parroco e lo deruba

Redazione
Terrorizza i passanti, danneggia auto del parroco e lo deruba

Terrorizza i passanti, danneggia l’auto di un parroco e lo deruba: 58enne arrestato. Ha terrorizzato i passanti urlando e brandendo in mano due bastoni per poi scagliare alcune pietre contro le auto in transito.

Una situazione che ha fatto scattare subito l’allarme nei cittadini e ha fatto intervenire sul posto l’intervento delle squadre volanti della questura. I fatti sono accaduti questa mattina nella città Peurgia.

Era agli arresti domiciliari

L’uomo, un 58enne italiano con precedenti e condanne per furti aggravati e rapine, è notato inoltre mentre usciva dal cancello di una struttura religiosa (dove stava scontando gli arresti domiciliari) per poi gettare un foglio bianco in terra.

I poliziotti lo hanno quindi identificato, trovandogli addosso una somma di denaro di 80 euro rubata ad uno dei parroci del complesso religioso, mentre il foglio a terra era un permesso di guida provvisorio sottratto, anche in questo caso, al religioso.

Gli accertamenti condotti dagli agenti hanno permesso di scoprire come il parroco avesse già subìto il danneggiamento ai vetri della propria vettura con la relativa sparizione del foglio di guida all’interno e dei soldi.

Il 58enne, davanti all’evidenza non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. A suo carico è scattato l’arresto per furto aggravato nella vettura; e una denuncia per tentate lesioni e minacce aggravate in attesa del processo per direttissima previsto per domani mattina.

Ancora nessuna traccia corpo Barbara Corvi

E’ previsto domani mattina nel carcere di Terni l’interrogatorio di garanzia di Roberto Lo Giudice; arrestato per concorso in omicidio volontario e occultamento o soppressione di cadavere per la morte della moglie Barbara Corvi, scomparsa il 27 ottobre 2009.

“Aspettiamo l’eventuale contributo dell’indagato, un’occasione che non ha colto nel corso delle indagini” spiega il procuratore di Terni Alberto Liguori. La scorsa estate l’uomo, davanti allo stesso procuratore, si era infatti avvalso della facoltà di non rispondere.

Quanto al corpo della donna, Liguori ribadisce che “al momento non ci sono né tracce né indicazioni su dove si possa trovare”. Gli inquirenti ritengono “coerenti” e provviste “di credibilità logica” le due dichiarazioni raccolte durante le indagini.

Dichiarazioni che, con diverse modalità e in diverse circostanze, fanno ipotizzare che la vittima, uccisa presumibilmente nello stesso pomeriggio della scomparsa, sia stata in seguito sciolta nell’acido.

Gli accertamenti da parte degli inquirenti proseguono anche per “colmare – sottolinea ancora il procuratore della Repubblica di Terni – qualche altro spazio d’indagine che l’urgenza del momento non ci ha permesso”.

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