Trema la terra in Campania: scossa di terremoto magnitudo 3 gradi

Redazione
Trema la terra in Campania: scossa di terremoto magnitudo 3 gradi

Trema la terra in Campania: scossa di terremoto magnitudo 3 gradi. Un terremoto che ha sfiorato i tre gradi è avvenuto nella zona a 3 km Sud di Frasso Telesino, in provincia di Benevento.

La scossa è stata registrata alle 12.37 ora italiana dia sismografi della Sala Sismica Invg di Roma ad una profondità di 18 km. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Questi i Comuni entro 20 km dall’epicentro. Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat). Frasso Telesino, Melizzano, Sant’Agata de’ Goti, Moiano, Bucciano, Dugenta, Airola, Solopaca.

Inoltre, Tocco Caudio, Cautano, Castel Campagnano (Ce), Bonea, Campoli del Monte Taburno, Telese Terme, Amorosi, Arpaia, Durazzano, Vitulano, Paolisi, Forchia, Valle di Maddaloni, Montesarchio, Limatola, Castelvenere e Rotondi (Av).

Ancora scosse di terremoto area flegrea: boato avvertito dalla popolazione

Breve lieve e superficiale, preceduta da un boato: è come i residenti hanno definito la scossa di terremoto di stanotte nella zona dei Campi Flegrei.

Ampio circondario che comprende tra le altre cose i territori di Agnano, Fuorigrotta e Bagnoli ma anche Pozzuoli. La scossa è stata registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano alle 00,54 di ieri notte.

Ad una profondità di 2.170 metri e con epicentro tra l’area della Solfatara ed Agnano con una magnitudo 1,8 gradi della scala Ritcher ed è stata – lo testimoniano molti residenti che ne hanno scritto sui social media –  preceduta da un boato avvertito dalla popolazione della zona Solfatara e dei quartieri costieri tra via Napoli e Bagnoli.

Registrate diverse scosse

Prima e dopo la scossa principale sono state registrate scosse di minore intensità a una profondità di circa 4 chilometri. Nessun danno a persone e cose. È dalla fine del 2020 che l’area della cosiddetta “Terra del Fuoco” è interessata da numerosi eventi tellurici.

Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), intervistata da Fanpage.it nei giorni scorsi in merito alla vicenda ha confermato il movimento di sollevamento della zona, ma invitato alla calma.

“I Campi Flegrei dal 2006 si sono sollevati all’incirca di 70 centimetri. Da settembre di quest’anno la velocità di sollevamento è di un centimetro al mese, con il massimo sollevamento nella zona del Rione Terra.

Quest’anno si è registrato anche un aumento di sismicità, di piccola entità, con magnitudo tra 0 e 1. Ma al momento posso rassicurare tutti che non ci sono elementi tali da immaginare una imminente eruzione vulcanica nei prossimi giorni.

Nei Campi Flegrei è in corso una crisi bradisismica dal 2006 che è progredita nel tempo, tanto che nel 2012 si è passati al livello due di allerta gialla – su quattro livelli – associato al verificarsi di fenomeni anomali.

Ma si tratta di fenomeni normali in questa situazione, anche se è chiaro che il nostro livello di attenzione resta alto”.

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