Vanesa Castillo. Prof uccisa a coltellate davanti l’ingresso della scuola
Vanesa Castillo. Prof uccisa a coltellate davanti l’ingresso della scuola. Massacrata a coltellate per aver testimoniato al processo per lo stupro di una dodicenne, rimasta incinta nel corso della violenza.
Vanesa Castillo, professoressa, è pugnalata 13 volte al cancello della scuola Alto Verde, a Santa Fe, dove insegnava.
Movente del delitto è il ruolo avuto dalla docente nell’aver accompagnato la studentessa nel percorso di denuncia. E aver contribuito con la su testimonianza alla condanna a 13 anni di carcere del fratellastro 21enne della ragazzina.
Ritenuto responsabile dello stupro. Il delitto è avvenuto due anni fa, ma solo oggi si sta celebrando il processo a carico del responsabile.
Juan Ramón Cano, reo confesso è oggi imputato in quanto esecutore materiale, ma resta sconosciuto il nome di colui che sarebbe stato il mandante del delitto.
“‘Mi hanno mandato a colpire Vanesa Castillo mi avrebbero pagato 50mila pesos. Sono andato e l’ho uccisa”.
Si rifiuta, però, di rivelare il nome dell’uomo che lo ha pagato per mettere a segno la vendetta. Il tragico episodio è motivo di riflessione riguardo al ruolo degli insegnanti finito al centro di una petizione online.
“Il femminicidio di Vanesa Castillo ha profondamente commosso la comunità educativa, il movimento delle donne e la società Santa Fe nel suo complesso.”
“Poiché il suo caso ha messo in evidenza la necessità di attuare una norma per la protezione e l’assistenza di bambini e adolescenti.”
“Vittime di violazioni dei diritti e abusi sessuali su minori, nonché la protezione degli agenti statali segnalanti o dei veicoli delle rivelazioni. Dando origine al disegno di legge che porta il loro nome “. Fonte Fanpage