Vecchi Mestieri: il capellaro e il commercio dei capelli

In un passato non troppo lontano, il mestiere del capellaro rivestiva un ruolo significativo nella società, soprattutto per le donne che conservavano e scambiavano i capelli come segno di bellezza e status sociale

Redazione
Vecchi Mestieri: il capellaro e il commercio dei capelli

Vecchi Mestieri: il capellaro e il commercio dei capelli. In un passato non troppo lontano, il mestiere del capellaro rivestiva un ruolo significativo nella società, soprattutto per le donne che conservavano e scambiavano i capelli come segno di bellezza e status sociale.

Il ruolo del capellaro nella società passata

Nella società passata, il mestiere del capellaro rivestiva un ruolo di rilievo. Questo artigiano era responsabile della lavorazione e della vendita dei capelli, utilizzati per creare acconciature e ornamenti.

Il capellaro era considerato un esperto nel suo campo, conosceva le tecniche per trattare i capelli in modo da renderli adatti all’uso. La sua abilità era molto richiesta dalle donne che desideravano acconciature elaborate o ornamenti personalizzati.

Grazie al suo mestiere, il capellaro contribuiva alla bellezza e all’eleganza della società dell’epoca, diventando una figura rispettata e apprezzata.

Le pratiche delle donne: conservare e barattare i capelli

Le donne del passato avevano pratiche peculiari quando si trattava di conservare e scambiare i capelli. Spesso, tenevano gelosamente i ciuffi di capelli dei propri cari come preziosi ricordi, custoditi in astucci o cornici finemente decorati.

Questi doni di capelli venivano scambiati tra amiche come segno di affetto e solidarietà. Inoltre, le donne erano abili nel barattare ciocche di capelli per ottenere oggetti desiderati o servizi.

Il valore simbolico attribuito ai capelli era profondo, rappresentando legami familiari, amicizie durature e talvolta anche vincoli spirituali.

La vita di un capellaro: un mestierante in movimento

La vita di un capellaro era caratterizzata da continui spostamenti e adattamenti. Questi mestieranti erano costantemente in movimento, alla ricerca di nuove opportunità per commerciare i capelli raccolti.

Viaggiavano di villaggio in villaggio, offrendo i loro servizi e scambiando merci con le donne locali interessate a vendere o scambiare le proprie ciocche.

Vivevano una vita nomade, spesso dormendo all’aperto o in semplici rifugi temporanei durante i loro viaggi. Nonostante le difficoltà e le fatiche del mestiere, i capellari erano apprezzati per la loro abilità nel commercio dei capelli e nel mantenere vive antiche tradizioni artigianali.

In un’epoca passata, il capellaro svolgeva un ruolo significativo nella società, conservando e barattando i capelli delle donne. La sua vita era caratterizzata da continui spostamenti e attività artigianali.

Maria Laudando

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