Vincenza Saracino sgozzata in un casolare, la svolta arriva dall’autopsia

La donna è stata trovata priva di vita in un casolare abbandonato di Treviso. Il marito sentito due volte dagli investigatori, esclusa la rapina

Redazione
Vincenza Saracino sgozzata in un casolare, la svolta arriva dall’autopsia
Vincenza Saracino

Vincenza Saracino sgozzata in un casolare, la svolta arriva dall’autopsia. La donna è stata trovata priva di vita in un casolare abbandonato di Treviso. Il marito sentito due volte dagli investigatori, esclusa la rapina.

Oggi è programmata l’autopsia sul corpo di Vincenza Saracino, una donna di 50 anni residente a Preganziol, in provincia di Treviso. Il marito aveva segnalato la sua scomparsa il giorno precedente.

Dall’esame esterno del cadavere, sembra che la vittima sia morta dissanguata a causa di due profonde incisioni al collo e alla mandibola, inflitte con uno strumento da taglio che ancora non è stato identificato.

È stata aperta un’inchiesta contro ignoti sull’incidente

Quanto accaduto è avvenuto a poche centinaia di metri dalla casa dove Vincenza Saracino viveva con suo marito, Fabio Stefanato, proprietario di una catena di negozi di oggettistica erotica in franchising, tra cui quello di Preganziol, nel quale la vittima lavorava.

Il corpo è stato trovato all’interno di un vecchio edificio industriale abbandonato, un luogo occasionalmente scelto da persone senza dimora per trascorrervi la notte.

La bicicletta di Vincenza Saracino è stata rinvenuta poco distante, il che sembrerebbe escludere l’ipotesi di un omicidio commesso in un luogo diverso e il successivo spostamento del corpo.

Infine, l’assenza di segni evidenti di difesa sulle mani e sulle braccia farebbe escludere la possibilità che la vittima abbia cercato di difendersi o avesse familiarità con l’aggressore.

Indagini approfondite

Si sta svolgendo un’indagine approfondita sulle possibili motivazioni, escludendo il tentativo di rapina poiché la borsa e gli oggetti personali sono stati ritrovati, così come la bicicletta elettrica e persino le borse della spesa che aveva appena fatta.

Le indagini si stanno concentrando su ogni dettaglio: le celle telefoniche, le telecamere di sicurezza pubbliche e private dei negozi e delle abitazioni lungo la strada in cui la donna è stata trovata.

Gli investigatori hanno già interrogato il marito più volte e ora stanno esaminando la rete di parenti e amici, compresi i clienti del sexy shop che la donna gestiva a Preganziol.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR