Vittorio Feltri contro i medici no-vax: Andate all’inferno, cambiate mestiere!

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Vittorio Feltri contro i medici no-vax: Andate all’inferno, cambiate mestiere!

Vittorio Feltri contro i medici no-vax: Andate all’inferno, cambiate mestiere! Il direttore di Libero Vittorio Feltri parla della decisione dell’Ema di riabilitare il vaccino Astazeneca dopo i casi di morti sospette.

“Naturale che sia così, anche perché forse non si è tenuto conto del fatto che il vaccino difende dal virus; ma non da tutte le altre malattie e quindi si continua a morire come sempre di altre patologie. Bisogna smetterla con i pregiudizi.

Insomma, dobbiamo dire basta ai pregiudizi e farci vaccinare perché la prevenzione dal Covid è la cosa più importante. Perché più tardi termina la campagna vaccinale e più tardi si potranno riaprire tutte le attività commerciali che se stanno ferme provocano una grande crisi economica.

Questo discorso vale per tutti e ancor di più per i No Vax, soprattutto se si tratta di medici e infermieri che non vogliono vaccinarsi, benissimo allora cambino mestiere, vadano a fare un altro lavoro.

Perché quando si sta in una struttura sanitaria bisogna dare almeno le garanzie minime a chi usufruisce dei servizi di non essere contagiato. Si arrangino, non vaccinatevi ma andate anche all’inferno!”

Influenza: poco più di 2 mln gli italiani colpiti, 99.500 in una settimana

Influenza grande assente della stagione invernale 2020-2021. Probabilmente grazie alle misure di prevenzione anti-pandemia, la ‘faccia buona’ dell’emergenza Covid-19 è un’Italia senza influenza.

Lo conferma l’ultimo bollettino della rete di medici sentinella Influnet dell’Istituto superiore di sanità, relativo alla decima settimana del 2021 (8-14 marzo), quando “i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 99.500.

Per un totale di circa 2.086.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza”, ossia tutte tranne Sardegna e Calabria, “il livello di incidenza delle sindromi similinfluenzali è sotto la soglia basale”, si legge nel report.

L’incidenza resta dunque “stabilmente sotto la soglia basale, con un valore pari a 1,65 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione – ricorda l’Iss – in questa stessa settimana la curva continuava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco epidemico stagionale, e il livello di incidenza era pari a 4,1 casi per mille assistiti”.

Nel dettaglio, nella settimana in esame, “nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 3,43 casi per mille assistiti; nella fascia di età 5-14 anni a 1,61, nella fascia 15-64 anni a 1,76, e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 0,96 casi per mille assistiti”.

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