Volevano la sua pensione, 73enne ucciso e dato alle fiamme

Redazione
Volevano la sua pensione, 73enne ucciso e dato alle fiamme

Volevano la sua pensione, 73enne ucciso e dato alle fiamme. Ucciso e dato alle fiamme per rubargli la pensione. E’ arrestato nella notte il presunto assassino del pensionato di Milazzo (Messina) ammazzato lo scorso 28 luglio.

Nella notte i Carabinieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

L’ordinanza, su richiesta della locale procura, è eseguita nei confronti di E.R.; 56enne di Milazzo, ritenuto responsabile dell’omicidio e soppressione di cadavere di un anziano pensionato di 73 anni.

“L’uomo diede un passaggio alla vittima (di cui ancora oggi nessuno ha denunciato la scomparsa) vicino ad un ufficio postale.

E dopo averlo condotto nei pressi delle sponde del fiume Mela lo colpì con 11 coltellate; e poi diede fuoco al corpo per poi allontanarsi con la pensione di 650 euro dell’anziano appena ritirata”, dicono i Carabinieri.

Le prime indagini

“Le prime indagini sull’evento risultarono particolarmente difficoltose in quanto il corpo della vittima era irriconoscibile.

A seguito del sopralluogo, furono rinvenuti solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro, tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina.

Ma non vi erano documenti identificativi, né effetti personali utili a dare un nome al defunto – spiegano gli inquirenti.

L’autopsia rivelava come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era colpito da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea; verosimilmente utilizzando il coltello con lama di 20 cm. rinvenuto sulla scena del crimine.

Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri procedevano alla visione e analisi di più di 10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, ubicati nella zona del rinvenimento.

Tale attività consentiva di individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conducente sul luogo ove sarà poi rinvenuto il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini.

Uno dei quali, il passeggero, vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato”.

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