Agrigento: Alberto Re si spara un colpo alla testa. Non ha retto al flop del teatro
Agrigento: Alberto Re si spara un colpo alla testa. Non ha retto al flop del teatro. La serata che aveva organizzato al teatro Pirandello, ad Agrigento si è rivelata un flop e Alberto Re, imprenditore di 78 anni, molto noto nella città siciliana, si è tolto la vita sparandosi alla testa.
E’ morto dopo una settimana di agonia in ospedale. Prima del drammatico gesto, una lettera: “Sono stato travolto da inaudita violenza, non deve succedere più”.
Le parole di Alberto Re si riferiscono al flop della manifestazione Paladino d’Oro-Sport Film Festival, da lui organizzata, che sarebbe andata deserta a causa della gogna mediatica subita, specie sui social.
La lettera della vittima è posta sotto sequestro dalla polizia, che sta indagando e la Procura della Repubblica di Agrigento starebbe valutando se aprire un fascicolo.
Le parole dell’imprenditore
“Alberto Re mai si è sottratto alla onestà intellettuale e sempre ha sorriso alle storture che possono capitare. Fino a qualche giorno fa. Poi l’onta che sale e che scalfisce, che non arretra e che violenta verbalmente una persona, ha consumato il vero danno”, scrive la famiglia.
E ancora. “Alberto voleva contribuire ad elevare il dibattito culturale della sua amata Agrigento, non gli è concesso, sui social viaggiano sentenze di condanna senza nemmeno il capo di imputazione”.
Critica fuori luogo
Domenica sera, insieme al sindaco Francesco Micciché, al teatro Pirandello ci saranno i nove sindaci finalisti a Capitale italiana della Cultura 2025.
“È anche una forma di rispetto per la memoria del povero Alberto Re, vittima di una campagna denigratoria che lo ha spinto a un tristissimo gesto estremo.
Una campagna denigratoria nella quale la legittima critica politica e giornalistica ha travalicato i limiti dell’umanità”, ha scritto il prefetto della città dei templi. Le esequie dell’imprenditore saranno celebrate domani.
