Avellino: amanti infernali, volevano sterminare la famiglia. Ucciso il padre

Redazione
Avellino: amanti infernali, volevano sterminare la famiglia. Ucciso il padre

Avellino: amanti infernali, volevano sterminare la famiglia. Ucciso il padre. Lo hanno confessato gli amanti infernali. Avevano pianificato una vera e propria strage. I fidanzatini, oltre al padre della ragazza, questa di appena 18 anni, avevano in mente di ammazzare anche la madre e la sorella.

La ricostruzione dell’efferato delitto avvenuto in corso Vittorio Emanuele ad Avellino, nella serata di ieri è avvenuta presso la locale Questura. Per l’omicidio, si trovano in carcere Giovanni Limata un 22enne di Cervinara, sempre in provincia di Avellino, e la sua fidanzata Elena Gioia 18enne di Avellino.

La ricostruzione della Procura della Repubblica

I fatti sono ricostruiti in un comunicato stampa del capo della procura della repubblica di Avellino, Domenico Airoma. I due dovranno rispondere dell’accusa di omicidio premeditato. Oltre alle testimonianze e agli elementi, i cellulari dei due ragazzi hanno dato modo agli inquirenti di smascherare per intero il loro disegno criminale.

Alla fine, la coppia ha confessato tutto l’orrore che aveva pianificato. Sembra la versione, in salsa irpino-cervinarese, della vicenda di Erika e Omar, che fecero strage della famiglia della ragazza salvando solo il padre.

I  fidanzatini diventano così dei veri e propri  amanti infernali. Il movente della tentata strage starebbe nel fatto che i genitori di lei si erano opposti al legame sentimentale della figlia con il ragazzo di Cervinara.

Una vicenda davvero assurda, perché i due ragazzi hanno risposto organizzando qualcosa di veramente orrendo.

La strage pianificata

La strage doveva avvenire al quinto piano di un palazzo del centrale corso Vittorio Emanuele ad Avellino dove vive la famiglia della ragazza che ha aperto la porta all’assassino, dicendo che andava a buttare la spazzatura.

A quanto pare, solo il caso ha impedito che dopo il padre mettessero in atto il loro piano. L’uccisione del 53enne, Aldo Gioia, ha allarmato la moglie e l’altra figlia che hanno chiesto aiuto. La 18enne, invece, avrebbe inscenato, di fronte ai poliziotti, un tentativo di rapina coprendo la fuga del fidanzato.

Il 53enne è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Mentre gli agenti della mobile hanno ricostruito tutte le fasi del delitto. Poi, in via dei Monti a Cervinara, hanno catturato il fuggitivo e lo hanno portato in commissariato.

La confessione

Il giovane, messo alle strette, ha confessato tutto. Una confessione drammatica e folle. Ora un 53enne è morto, due ragazzi si trovano in carcere e due famiglie sono state distrutte. In questa storia resta forte un sentimento di inadeguatezza nel saper capire cosa succede nelle teste e nei cuori dei nostri ragazzi.

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