Circeo: l’incubo di Donatella continua. La riduzione della pena di Ghira, Izzo e Guida
Arriva di nuovo la serie il Circeo questa sera martedì 28 novembre. Si tratta di una co-produzione Cattleya, Vis, Paramount+ e Rai Fiction che in sei episodi ha raccontato il tragico massacro del Circeo, dove una ragazza ha perso la vita ed un’altra è sopravvissuta ad uno stupro di gruppo. Una storia tratta da fatti realmente accaduti.
Che cosa succede nella puntata di questa sera?
La terza puntata di Circeo, composta dal quinto e sesto episodio della miniserie, si apre con la sentenza di primo grado per i principali imputati nel processo. Finalmente arriva la data che tutti aspettano: il 29 luglio 1976, Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira vengono condannati all’ergastolo senza alcuna attenuante.
Ma non tutto va per il verso giusto. Ghira, condannato in contumacia, era fuggito in Spagna per arruolarsi nella legione straniera spagnola, dalla quale verrà poi espulso nel 1994 per abuso di stupefacenti. L’uomo muore pochi anni dopo per un’overdose nella città autonoma spagnola di Melilla.
La sentenza di primo grado segna già un punto di svolta nella storia della lotta per i diritti delle donne e Teresa Capogrossi, sempre più coinvolta, decide di continuare al fianco dell’avvocatessa Tina Lagostena Bassi. Si vuole impegnare per dare voce alle donne che non vengono ascoltate e che vengono ammazzate, per le quali nessuno paga.
Donatella Colasanti, unica sopravvissuta al massacro, prova invece a iniziare una nuova vita, cercando un lavoro, iniziando a interessarsi al teatro e provando anche a crearsi nuovi legami affettivi, ma i fantasmi del passato non l’abbandonano.
Infatti, presto arriva la notizia del processo d’appello che potrebbe rimettere in discussione la condanna all’ergastolo per i tre imputati principali. Una situazione al limite del paradossale che, tuttavia, con l’appello può determinare un cambiamento. Il nostro sistema giuridico a tutela del colpevole da essi la possibilità di difendersi in tre gradi di giudizio.