Claudio Amendola: “Ho fatto un errore stupido”

Redazione
Claudio Amendola: “Ho fatto un errore stupido”

Claudio Amendola: “Ho fatto un errore stupido” “Io stesso ho cavalcato quel ruolo nei primi anni di carriera; quella del coatto è una bonaria etichetta che mi sono tenuto per tanto tempo e non rinnego in nessun modo: mi sento in qualche modo coatto nell’accezione migliore del termine, un misto di spavalderia e indolenza romana”

Ad oggi un suo rimorso è non “aver avuto il coraggio di interpretare” il ruolo propostogli in Il bagno turco di Ozpetek. “Parliamo di uno o due secoli fa. Non mi ritrovavo in quel personaggio e non mi sono voluto mettere in gioco. Ho fatto un errore: sono stato proprio uno stupido”.

“Pensa di aver ricevuto meno consensi di quelli che pensava di meritare?”, a questa domanda Claudia Amendola ha spiegato di aver pensato, tempo fa, di aver meritato un premio: “In realtà non me ne è mai importato tantissimo e ci ho fatto poco caso durante la carriera.

Certo, c’è stato un tempo — durato molto poco però — in cui pensavo fosse giusto che meritassi un premio. Ma va bene lo stesso. Con il tempo sono diventato sempre più disincantato”.

Dal 14 aprile sarà in onda su Canale 5 con la serie Il Patriarca, di cui è sia protagonista che regista.

“Questa volta nel personaggio che interpreto non c’è niente di me” – le parole – “Sono consapevole delle persone a cui mi rivolgo di progetto in progetto e credo che questo sia un prodotto riconoscibile per il pubblico di Canale 5.

C’è una fortissima storia emotiva, a cominciare dal protagonista che nella prima scena scopre di essere malato. La malattia è il motore di tutti i movimenti sentimentali che animano la serie.

Nemo Bandera è un uomo di comando, un grande imprenditore e un grande criminale, il cui potere per la prima volta viene messo in discussione da un fattore contro il quale lui non può combattere. È uno dei motivi che mi hanno fatto innamorare di questo personaggio”.

Claudio Amendola: “Ho fatto un errore stupido”

Al Corriere ha raccontato di aver auto la possibilità con la serie di esplorare “una gamma di sfumature e toni di racconto che non sempre si trovano nelle serie tv”. Ne Il Patriarca si tocca anche il tema della vendetta, alla domande “lei si è mai vendicato?” ha replicato:

Sicuramente qualcuno si è vendicato di me, ne sono convinto, forse mi ricordo pure chi. Sono cose che appartengono a tutti. Sicuramente c’è stato qualcuno a cui non avevo dato il giusto interesse, la giusta attenzione, e poi quando c’è stata l’occasione me l’ha ridata indietro.

Su Elly Schlein: “Mi piace, spero proponga qualcosa che possa risvegliarci. Penso anche che Schlein sia una nuova condottiera di cui ha bisogno anche la destra, perché senza un’opposizione intelligente, costruttiva e spietata, è pure più difficile governare. È come i registi che vogliono fare i film senza produttori: poi i soldi finiscono troppo presto”.

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