Daniele Pieroni fatto morire a 60 anni con il suicidio assistito
E' il primo caso in Toscana con la nuova legge regionale. L'uomo era affetto dal morbo di Parkinson

Daniele Pieroni fatto morire a 60 anni con il suicidio assistito. E’ il primo caso in Toscana con la nuova legge regionale. L’uomo era affetto dal morbo di Parkinson.
Il primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana è avvenuto il 17 maggio nella provincia di Siena, a seguito dell’approvazione della legge regionale a febbraio che disciplina tempi e modalità dell’eutanasia, nonostante l’impugnazione da parte del Governo.
Il protagonista è Daniele Pieroni, scrittore sessantenne affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson, con grave disfagia e costretto a vivere con una Peg attiva 21 ore al giorno.
Dopo aver contattato l’associazione Luca Coscioni nel 2023 per informazioni sull’accesso alla morte volontaria assistita, Pieroni ha seguito il percorso previsto dalla sentenza della Corte costituzionale 242/19 (sentenza Cappato-Dj Fabo).
Richiesta accolta dall’Asl Toscana Sud Est
La sua richiesta formale è stata accolta dall’Asl Toscana Sud Est il 22 aprile dopo tutte le verifiche necessarie. Il suicidio assistito si è svolto a casa con la presenza volontaria di due dottoresse, un medico legale, familiari e rappresentanti dell’associazione, con la somministrazione autonoma del farmaco letale da parte di Pieroni.
La legge toscana è stata applicata correttamente, dimostrando la sua efficacia nonostante il ricorso alla Consulta da parte del Governo. Daniele Pieroni, nato a Pescara nel 1961 e autore di poesie, saggi e libretti d’opera, si era trasferito da Roma a Chiusi, vicino Siena.
Il caso ha suscitato attenzione anche per la professionalità e umanità del personale sanitario coinvolto. La vicenda rappresenta un momento storico per l’eutanasia in Toscana, confermando la possibilità di esercitare il diritto alla morte volontaria assistita secondo la normativa vigente e la sentenza della Consulta.