Davide Garofali muore nel sonno a 33 anni, disposta l’autopsia

Redazione
Davide Garofali muore nel sonno a 33 anni, disposta l’autopsia

Davide Garofali muore nel sonno a 33 anni, disposta l’autopsia. Una tragedia ha colpito ieri mattina la cittadina di Castel Maggiore in provincia di Bologna.

Il caporal maggiore capo della caserma del Genio Ferrovieri Davide Garofali è trovato morto. Garofali aveva 33 anni ed era originario di Frosinone nel Lazio.

Come da prassi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Castel Maggiore che hanno constatato il decesso. Ed è stata disposta un’autopsia per capire quale patologia possa avere causato la morte del giovane militare.

La notizia, oltre ad addolorare i colleghi e gli ufficiali della caserma, ha scosso la comunità di Castel Maggiore, molto legata ai militari.

Il Genio Ferrovieri è sempre in prima linea nelle emergenze e si occupa, in tutta la provincia, di disinnescare gli ordigni bellici della seconda guerra mondiale.

Garofali era molto stimato ed apprezzato tra i colleghi.

Il caporal maggiore capo ricopriva un ruolo di responsabilità nel coordinare diversi reparti. Nel ricordo di chi lavorava con lui era descritto come una persona rigorosa e sempre pronta a gesti di generosità nei confronti di quelli che lo circondavano.

Pur essendo giovane si era distinto nella sua attenzione per le giovani leve.

La notizia del decesso ieri mattina è stata comunicata al sindaco di Castel Maggiore Belinda Gottardi che ha dichiarato

“Siamo vicini al dolore dei militari della caserma, un punto riferimento per la nostra città. Questi uomini e donne hanno sempre risposte ai nostri appelli di aiuto”

“Con servizi impeccabili a favore di Castel Maggiore. La perdita del caporal maggiore capo ci rattrista e siamo vicini, ovviamente, alla famiglia”.

Si suicida a 23 anni gettandosi da Ponte Regina Margherita a Roma

È morta la ragazza di ventitré anni caduta ieri pomeriggio da Ponte Regina Margherita a Roma. Per la ragazza, soccorsa e trasportata dai paramedici in ambulanza all’ospedale Santo Spirito, non c’è stato purtroppo nulla da fare. A causa delle gravi ferite riportate a seguito dell’impatto con il suolo.

Si è spenta dopo ore di battaglia tra la vita e la morte, di nazionalità italiana, trovata priva di documenti, aveva con sé solo un tesserino Atac.

Al momento non è ancora resa nota l’identità.

L’ipotesi maggiormente accreditata è che si sia trattato di un gesto volontario, che la giovane si sarebbe dunque suicidata.

Testimoni: “L’abbiamo vista lanciarsi dal ponte”

A prestare i primi soccorsi alla ragazza a terra sulla banchina del Tevere sono alcuni passanti, che hanno chiesto l’intervento urgente di un’ambulanza, chiamando il Numero Unico delle Emergenze 112.

Disperata la corsa in ambulanza a sirene spiegate dei sanitari, che l’hanno trasportata in codice rosso al pronto soccorso.

Le sue condizioni di salute sono parse molto serie e nelle ore successive sono precipitate progressivamente, fino al decesso, nonostante le cure dei medici.

Alcuni testimoni hanno raccontato di averla vista lanciarsi dal ponte. Presenti sul posto gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, la Polizia di Stato e la Scientifica. Fonte Fanpage

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR