Fabrizio Borra, fisioterapista, muore all’età di 64 anni
L'uomo, che seguiva campioni sportivi e gente importante anche del mondo dello spettacolo, era affetto da tempo da una grave malattia

Fabrizio Borra, fisioterapista, muore all’età di 64 anni. L’uomo, che seguiva campioni sportivi e gente importante anche del mondo dello spettacolo, era affetto da tempo da una grave malattia.
Il mondo sportivo e artistico piange la scomparsa di Fabrizio Borra, fisioterapista di illustri personalità come Marco Pantani, Gianmarco Tamberi e Fernando Alonso, oltre a celebrità del calibro di Jovanotti, Fiorello e Roberto Benigni.
Originario di Brescia ma da oltre tre decenni residente a Forlì, Borra aveva 64 anni ed era da tempo alle prese con una malattia. Borra è noto soprattutto per il suo legame con Marco Pantani, ridando vitalità al “Pirata” dopo l’incidente alla Milano-Torino del 1995, quando fu colpito da un’auto sulla discesa di Pino Torinese, riportando fratture multiple.
Il trattamento miracoloso di Borra avvenne nel suo centro di massofisioterapia a Forlì. La sua esperienza era richiesta non solo dagli sportivi come Fernando Alonso e Michael Schumacher, seguito dopo l’incidente a Silverstone nel 1999, ma anche altre stelle del ciclismo e dell’atletica quali Andrea Dovizioso, Mario Cipollini, Elia Viviani, Paolo Bettini e Tadej Pogacar, caduto alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023.
Il ricordo di Tamberi
Gianmarco Tamberi, che gli dedicò la vittoria agli Europei di Roma, ha condiviso su Instagram un ricordo affettuoso: “Un uomo che ha realizzato i sogni più grandi ed è entrato nel cuore di chiunque l’abbia conosciuto.
Mi ha affiancato ogni giorno dal 2016, quando la mia carriera sembrava terminata”. Tamberi elogia l’impatto trasformativo di Borra sui campioni e le celebrità, testimoni dell’abilità eccezionale del fisioterapista.
Le parole di Jovanotti
Anche Jovanotti ha espresso profonda gratitudine, definendo Borra “l’uomo che mi tiene sul palco” dopo un incidente in bicicletta nella Repubblica Dominicana.
Dal 1996, Borra è stato un pilastro nella vita di Jovanotti, presente nei momenti di gioia e nelle difficoltà, offrendo supporto insostituibile. “Ho voluto bene al coach, tra risate e lacrime, superando ostacoli senza mai perdere fiducia“, scrive Jovanotti, rimarcando il legame speciale che li univa.