Giovanna Pedretti trovata morta. Titolare di pizzeria, era nota per la recensione su disabili e gay

Redazione
Giovanna Pedretti trovata morta. Titolare di pizzeria, era nota per la recensione su disabili e gay

Giovanna Pedretti trovata morta. Titolare di pizzeria, era nota per la recensione su disabili e gay. Padrona della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi.

Il cadavere di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano, è ritrovato sulla sponda del fiume Lambro.

Sul posto oltre ai pompieri, per il recupero della salma, è arrivato anche il pm di turno della Procura della Repubblica di Lodi mentre le indagini sono affidate ai carabinieri. Al momento non è formulata alcuna ipotesi sulla causa del decesso.

La donna, è giunta sul luogo del tragico evento al volante della sua amata Fiat Panda. Ma ora la sua macchina, simbolo della sua libertà, è finita sotto sequestro degli investigatori.

La commerciante aveva risposto ad una recensione ingiusta sul suo ristorante, dove un cliente lamentava la presenza di gay e disabili. Ma l’ipotesi che sta emergendo è quella di un atroce gesto improvviso: il suicidio.

L’eventualità di una falsa recensione era avanzata dalle malelingue, ma la verità nuda e cruda è che la sua pizzeria, Le Vignole, si era sempre distinta per le iniziative solidali. Lì, dal 2020, si poteva donare una pizza sospesa per aiutare le persone in difficoltà, disabili compresi.

Ma adesso quella stessa donna, sulla sua Panda, ha incontrato la fine. E della sua storia resta solo un’amara lezione: nessuna sacra libertà giustifica l’odio verso i più deboli.

La recensione e la risposta

Nella recensione incriminata il cliente aveva ammesso che «la pizza era eccellente e il dolce ottimo» ma si era lamentato dei vicini di tavolo. «Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay – aveva scritto -, non mi sono accorto subito perchè sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio»

La risposta è chiara e netta: “Se non sei in grado di sederti a tavola con chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dalle diversità, sei completamente fuori luogo nel nostro locale. Non accetteremo mai e poi mai che sia messo in dubbio il rispetto e l’accoglienza che offriamo ai nostri clienti”.

La nostra iniziativa di “pizza sospesa… per un sorriso” è dedicata a famiglie che hanno bisogno della nostra solidarietà, comprensione e supporto. Non ci interessano affatto i pregiudizi o la stupidità.

A tutti gli altri clienti: sappiate che sarete sempre i benvenuti al nostro ristorante, senza eccezioni. Non accetteremo alcuna forma di discriminazione e faremo sempre di tutto per garantire un ambiente accogliente e rispettoso per tutti.

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