L’odio social contro l’infermiere di Cremona: “Bugiardo e terrorista”

Redazione
L’odio social contro l’infermiere di Cremona: “Bugiardo e terrorista”

L’odio social contro l’infermiere di Cremona: “Bugiardo e terrorista”. Aveva detto che a Cremona il Coronavirus era tornato prepotentemente ma è stato smentito: odio social contro l’infermiere.

Luca Alini deve fare i conti con l’odio social dopo il post che nella giornata di venerdì 10 luglio era diventato virale in tutta Italia ma che, in realtà, si è rivelata essere una bufala.

L’infermiere di Cremona, infatti, è smentito dalla stessa Azienda Socio-Sanitaria Territoriale dell’area lombarda che con un post su Facebook ha riportato la calma: “Attualmente i pazienti ricoverati con coronavirus sono 10.

La nostra Terapia Intensiva è “Free” da più di tre settimane, spiega Rosario Canino (Direttore Sanitario). No ad allarmismi privi di fondamento. Sì al senso di responsabilità e al rispetto delle norme di prevenzione”.

L’odio contro l’infermiere di Cremona

Così, per gli odiatori social – ormai presenti in modo eccessivo nel mondo del web – la ‘bugia’ di Luca Alini è meritevole di essere ripagata con insulti personali a lui e tutti i suoi cari.

La colpa dell’infermiere di Cremona, infatti, sarebbe stata quella di diffondere per qualche ora il panico in una delle aree più colpite dal Coronavirus lo scorso febbraio.

“In reparto abbiamo iniziato a ricoverare persone affette da Covid – aveva scritto nel post della discordia l’infermiere lombardo -, ma la cosa è limitata e non è paragonabile ai mesi passati”.

Sui social, però, si è scatenata una vera e propria ondata di ira con insulti annessi dopo che l’infermiere di Cremona è  smentito. “Sei un bugiardo”, scrive un utente accusando Luca Alini di diffondere fake-news.

Un altro addirittura gli dà del terrorista mentre c’è chi lo invita a gesti estremi: “Datti fuoco”. L’infermiere di Cremona, secondo gli odiatori social, starebbe contribuendo a diffondere il terrore. Alini è stato costretto a nascondere il post (non lo ha cancellato) proprio a causa degli eccessivi insulti.

“Perché ho scritto quelle righe”

Parole durissime nei confronti dell’infermiere di Cremona anche sotto il secondo post, quello messo online nella giornata di domenica 12 luglio per chiarire al meglio la sua posizione. Luca Alini, infatti, ha ribadito come: “Una settimana prima avevamo liberato Pneumologia dall’ultimo paziente.

Sette giorni dopo ne abbiamo ricoverati due, di lì a poco i degenti sono diventati dieci in tutto l’ospedale. L’incubo era uno: vivere la stessa situazione un’altra volta. Ho scritto quelle righe di getto alle dieci di sera prima di tornare a casa, le ho pubblicate”.

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