Maddalena Urbani morta per overdose: spacciatore e amica nei guai

Redazione
Maddalena Urbani morta per overdose: spacciatore e amica nei guai

Maddalena Urbani morta per overdose: spacciatore e amica nei guai. Sulla morte di Maddalena Urbani, la Procura di Roma ha aggravato l’ipotesi di reato ad omicidio volontario.

La figlia del medico Carlo Urbani che scoprì la Sars nel 2003, è deceduta per una overdose di eroina il 27 marzo scorso.  La ventenne infatti, sarebbe stata lasciata morire, senza chiamare i soccorsi.

Ora i famigliari vogliono vederci chiaro e sapere tutta la verità. Come riporta Il Corriere della Sera a finire in arresto il sessantaquattrenne siriano AdbulAziz Rajab, lo spacciatore che le ha fornito la droga e l’ha ospitata in casa.

Indagata, inoltre, per concorso in omicidio volontario l’amica ventitreenne italiana di origini marocchine Kaoula El Haozuzi, anche lei presente nell’appartamento.

Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari Clementina Forleo non ha accolto la richiesta d’arresto avanzata da parte della Procura della Repubblica.

Maddalena lasciata morire

Il pubblico ministero Pietro Pollidori ha convinto il gip sulla ricostruzione fatta in merito alle responsabilità a carico dell’uomo, assistito dall’avvocato Andrea Palmiero e già in carcere per morte come conseguenza di altro delitto.

L’uomo, nonostante Maddalena stesse male e avesse trascorso tutta la notte da lui, non l’avrebbe aiutata. Una lunga agonia al termine della quale la ventenne è morta e la chiamata ai soccorsi è stata fatta in ritardo.

Ora si trova in carcere, raggiunto dalla misura di custodia cautelare.

Morta a 20 anni per overdose

Il giorno in cui sono accaduti i tragici fatti che hanno portato alla scomparsa prematura di Maddalena lei e l’amica sono arrivate a Roma per passare qualche giorno di vacanza, ospitate dallo spacciatore che stava scontando gli arresti domiciliari nel suo appartamento di via Vibio Mariano in zona Cassia.

La ragazza è stata trovata senza vita nella camera da letto, il giorno prima del diciottesimo anniversario della scomparsa del padre. I risultati dell’autopsia hanno confermato l’ipotesi formulata in un primo momento, ossia che il decesso è sopraggiunto a seguito dell’assunzione di droghe.

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