Marco Occhetti, Kim: voce dei Cugini di Campagna è morto

Redazione
Marco Occhetti, Kim: voce dei Cugini di Campagna è morto

Marco Occhetti, Kim: voce dei Cugini di Campagna è morto. È morto Marco Occhetti, in arte Kim, ex voce dei Cugini di Campagna. Si è spento a 62 anni venerdì sera per arresto cardiaco e le esequie si svolgeranno oggi alle 15 a Fiano Romano presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire, riferisce la figlia Giulia.

Nato a Roma il 24 dicembre 1959, Marco Occhetti era stato la voce del gruppo dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del cantante Paul Manners.

Con la sua voce in falsetto, caratteristica della band, aveva portato i successi del quartetto, a partire da Anima Mia, in giro per il mondo, in numerose tournée. “Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo”, si legge in un post della figlia su Facebook.

Chi sono state le voci de I cugini di Campagna

Nick Luciani è stata la voce che l’ha sostituito dal 1994 al 2014, quarto cantante in ordine temporale, dimissionario a sua volta nel 2014 dopo i continui attriti con Ivano Michetti per discordanze sulla gestione del quartetto

A suo dire “per mancanza di collaborazione, prove, allestimento degli spettacoli” che avrebbe portato a “concerti sempre più scadenti”. Nel marzo 2021, dopo quasi 7 anni, durante i quali gli era succeduto Daniel Colangeli, Nick Luciani torna ad essere nuovamente la voce dei Cugini di Campagna, in seguito a una rappacificazione con Ivano Michetti.

Attualmente, solo Luciani è un concorrente de L’Isola dei Famosi 2022, a seguito della squalifica per bestemmia di Silvano Michetti.

Quando Occhetti lamentò l’oblio: “Vivo come artista di strada”

Era il novembre 2017 quando Marco Occhetti rilasciò una triste intervista a Il Messaggero, lamentando l’oblio nel quale era stato relegato e lo stato di abbandono in cui lo aveva lasciato il gruppo de I Cugini di Campagna. Un artista di strada, che avrebbe vissuto nell’indigenza negli ultimi anni.

Suono solo due ore al giorno perché ho una licenza regolare rilasciata dai vigili per esibirmi ma dalle ore 16, sia in inverno sia in estate e nello spazio di 2 ore ci dobbiamo alternare in quattro per forza.

Quindi a me restano 20 minuti, massimo 30. Troppo poco. Ho mamma e fratello invalidi, poi ho una figlia. Tutti sulle mie spalle. A volte sto sotto a un treno, faccio debitini tipo Paperino. Ma non mi vergogno, per fortuna dicono che sono bravo.

I motivi della rottura con I Cugini di Campagna

Nella stessa intervista, il cantante spiegò bene perché al tempo decise di lasciare I cugini di Campagna e come loro, a suo dire, si sarebbero comportati in seguito:

Lasciare il gruppo è stata una mia scelta non ero più in sintonia con loro. Erano troppo attaccati alle vecchie cose, come ad Anima mia. Grandissimo brano, ma poi nella musica bisogna sapersi rinnovare.

Come hanno fatto i Pooh. Col tempo sono nate diatribe, anche sulla nostra immagine. E me ne sono andato. Non mi hanno versato i contributi, si sono inventati mille sotterfugi. Sono tutti tirati con i soldi, ma a livelli estremi. Ed è finita male. Quella è gente fredda.

Dopo la mia uscita, mi hanno messo i bastoni tra le ruote. Non volevano che usassi il nome della band. Ma per i primi 3-4 anni ho vissuto sulla scia della popolarità come ex voce dei Cugini di Campagna. Poi la cosa è andata scemando. E la situazione è precipitata. (fanpage.it)

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