Omicidio Carlo Legrottaglie: poliziotti indagati per aver sparato ai banditi
Si tratta di un atto dovuto per via della sparatoria con i fuggitivi in cui è morto il 59enne Michele Mastropietro

Omicidio Carlo Legrottaglie: poliziotti indagati per aver sparato ai banditi. Si tratta di un atto dovuto per via della sparatoria con i fuggitivi in cui è morto il 59enne Michele Mastropietro.
L’episodio tragico è avvenuto a Grottaglie, dove due agenti di polizia sono indagati per omicidio colposo in seguito a uno scontro a fuoco con due sospettati ricercati per l’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
Durante l’operazione, è morto Michele Mastropietro, 59 anni con precedenti penali, mentre il secondo uomo, Camillo Giannattasio, 57 anni, è stato arrestato.
Avviso di garanzia ai due poliziotti
L’indagine riguarda l’uso eccessivo delle armi da parte degli agenti, con notifiche di avviso di garanzia emesse nei loro confronti. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati i due poliziotti in vista dell’autopsia sul corpo di Mastropietro.
Il sindacato autonomo di polizia ha espresso forte dissenso per questa decisione, difendendo l’operato degli agenti. Giannattasio è comparso davanti al gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Risulta indagato per detenzione illegale di armi e ricettazione, mentre per l’omicidio del carabiniere la competenza è della Procura di Brindisi. È stata sequestrata una pistola Beretta calibro 9×21 con matricola cancellata, arma presumibilmente usata nella sparatoria.
Durante le perquisizioni nelle proprietà di Giannattasio sono state trovate diverse armi e munizioni, oltre a materiali per la loro modifica. Le indagini proseguono per chiarire eventuali legami con attività criminali organizzate.
Il caso coinvolge la morte di un carabiniere, l’intervento letale degli agenti di polizia e le successive indagini giudiziarie che ne seguono, tra critiche sindacali e approfondimenti sulle responsabilità e i contatti criminali dei sospettati.