Sanremo 2021 nella bufera, nuova protesta

Redazione
Sanremo 2021 nella bufera, nuova protesta

Sanremo 2021 nella bufera, nuova protesta: “si aprano anche i teatri”. Sanremo 2021 nella bufera, oggi al centro della protesta ci sono volti noti dello spettacolo che non apprezzano questa diversità di decisione: ecco perchè.

“È evidente che, considerata la grave situazione di emergenza del Paese, non potrà svolgersi alcun Festival se non saranno garantite in modo adeguato la sicurezza e la salute pubblica”.

L’avvocato Carlo Rienzi, presidente e fondatore del Codacons, afferma che “i cittadini italiani sono da mesi costretti a limiti e rinunce. Non è possibile consentire eccezioni in favore della Rai che rischiano di avere ripercussioni sul fronte dei contagi”.

Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori è pertanto pronto a chiedere il blocco del Festival di Sanremo e ad impugnare al Tar qualsiasi atto che autorizzi la manifestazione canora nella cittadina ligure in provincia di Imperia.

Del resto, già il nuovo Dpcm aveva messo a rischio lo svolgimento della kermesse. Così continuano le proteste in attesa della nuova edizione del Festival della canzone italiana. Potrebbe essere a rischio dopo il nuovo DPCM per la pandemia del Coronavirus, anche se al momento sembra essere tutto confermato.

E se da una parte il Prefetto non permette la presenza del pubblico in studio, che sia pagante o su inviti, dall’altra parte scoppia la polemica anche da parte di volti noti che da anni lavorano nel mondo dello spettacolo e nello specifico nei teatri.

“Se si decide di fare Sanremo con il pubblico, si riaprono i teatri e i cinema. È pacifico” ha scritto su Facebook Emma Dante regista teatrale di prosa e lirica, famosa i tutto il mondo, ma non è la sola.

Nella bufera

Sanremo 2021 nella bufera, ancora problemi per la kermesse canora che dovrebbe andare in onda nella prima settimana di Marzo con un punto interrogativo sul pubblico, pare infatti che Amadeus stia in tutti i modi cercando di trovare una soluzione.

Ma la protesta arriva da personaggi illustri del mondo dello spettacolo, al coro dei malcontenti si aggiunge anche Manuela Kustermann attrice e direttrice del Teatro Vascello di Roma, che ammette: “Se il Festival di Sanremo apre al pubblico, mobilitiamoci, scendiamo in piazza”.

“Ci sentiamo mortificati, dimenticati. Si parla di turismo, mai di cultura, mai di teatro. È vergognoso che da mesi il ministro Franceschini sia latitante, non dica nulla, non si esponga”. Leggi anche qui 

Insomma davvero un momento difficile per Amadeus e per tutta la produzione che lavora dietro le quinte dell’Ariston che almeno ad oggi pare non abbiano trovato una soluzione che possa mettere tutti quanti in accordo. Staremo a vedere quale saranno i prossimi sviluppi della situazione. Che news

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