Selvaggia Lucarelli: I miei 4 anni di amore tossico in un podcast

Redazione
Selvaggia Lucarelli: I miei 4 anni di amore tossico in un podcast

Selvaggia Lucarelli: I miei 4 anni di amore tossico in un podcast. “Mi sono bucata per quattro anni. Non mi infilavo una siringa nel braccio perché la mia droga non era una sostanza, era una relazione”.

Così la giornalista e scrittrice Selvaggia Lucarelli racconta in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ quando ha deciso di raccontare nella prima puntata del podcast ‘Proprio a me’, dedicato alle dipendenze affettive.

La prima delle sei puntate si intitola ‘La mia storia’ e la Lucarelli vi racconta la storia di un amore sbagliato con un uomo che un giorno dopo l’altro le toglie fiducia in se stessa, dignità, bellezza.

Una storia durata quattro anni. “Dare alle cose il nome giusto è importante. Molti confondono gli amori infelici con le dipendenze affettive. Volevo che chi ha attraversato quello che ho vissuto io si riconoscesse.

Non è infelicità, è malattia”, dice nell’incipit la giornalista, che a chi attraversa una situazione simile consiglia “di farsi aiutare. E non dall’amica che ti sgrida, ma da psicologhe che curano le dipendenze affettive”.

Zona rossa e arancione: cosa cambia da lunedì 22 marzo

Emergenza coronavirus e zona rossa e arancione. Da domani – lunedì 22 marzo – cambia ancora la mappa dei colori dell’Italia, con il passaggio di fascia della Sardegna che dice addio alla zona bianca e adotta nuove regole, misure e restrizioni.

E con il Molise unica regione in miglioramento in un Paese sostanzialmente tinto di rosso. Restano, infatti, nella zona di massimo rischio tutte le altre regioni inserite nella fascia una settimana fa.

La decisione è arrivata sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia ministero-Istituto superiore di sanità (Iss) sull’andamento di Covid-19: questa settimana l’Rt nazionale resta stabile a 1.16. E questo, quindi, il quadro che si delinea in base alla nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

A cominciare dalla prossima settimana, quindi, in zona rossa ci saranno ancora Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, la provincia di Trento, Piemonte, Puglia, Veneto.

In zona arancione invece Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, la provincia di Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle Aosta, Sardegna e Molise. Il decreto varato la scorsa settimana dal governo non prevede la zona gialla.

Ad avere misure più ‘soft’ la prossima settimana sarà solo il Molise che, spostandosi nella fascia intermedia, potrà riaprire le scuole. La Sardegna invece, unica regione ad aver sperimentato la zona bianca, deve fare nuovamente i conti con restrizioni e vincoli più rigidi per bar e ristoranti.

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