Circeo: dal 1975 ad oggi non è cambiato niente. Similitudini con il caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

Redazione
Circeo: dal 1975 ad oggi non è cambiato niente. Similitudini con il caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
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Questa sera 21 novembre 2023 va in onda una nuova puntata della serie televisiva Circeo. Una fiction di grande impatto sociale perché racconta del Massacro del Circeo, dove due donne sono state stuprate da tre ragazzi della Roma bene.

Il massacro ha visto come protagoniste Donatella e Rosaria. La seconda ha perso la vita. La prima si è salvata perché si è finta morta. Dopo la violenza, da superstite, ha combattuto per fare in modo che la violenza non si ripetesse su altre donne.

Donatella ha combattuto a lungo: la sua è stata una vittoria ma non è bastata

Donatella ha portato in televisione il processo. I giornali hanno parlato a lungo del suo caso. Della violenza e delle donne. Il lungo iter processuale è stato un vero e proprio fenomeno che ha portato alla condanna degli aguzzini. Ma dal punto di vista sociale è servito a qualcosa?

Gli uomini e le donne oggetto: il caso di Giulia e Filippo

Purtroppo nelle ultime ore la cronaca parla di un altro caso davvero incredibile. Quello di Giulia una ragazzina che stava per laurearsi in ingegneria biomedica e il suo ex fidanzato Filippo, forse geloso del traguardo raggiunto dalla propria ragazza, ha deciso che era arrivato il momento di toglierle la vita.

Uomini malati o problema culturale?

In molti sostengono che sia nel caso del Circeo che per il caso di Giulia ci sia un problema di malattia psicologica, quasi a giustificare il comportamento di un uomo che per un proprio interesse egoistico toglie la vita ad una donna.

Ebbene, il processo del Circeo come il caso di Giulia insegnano che non si tratta di malattia ma di volontà. Questi uomini vogliono e si rappresentano le loro azioni. Ne sono coscienti e consapevoli. E l’idea è che della donna possono fare quello che meglio credono: come se fosse un oggetto.

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