Coronavirus Roma: “Nelle scuole oltre 14mila test, sono 36mila nel Lazio“

Redazione
Coronavirus Roma: “Nelle scuole oltre 14mila test, sono 36mila nel Lazio“

Coronavirus Roma: “Nelle scuole oltre 14mila test, sono 36mila nel Lazio”. Nelle ultime 24 ore su oltre 10mila tamponi nel Lazio si sono registrati 163 casi e di questi di Covid-19 a Roma e un decesso. Il valore RT è a 0.52 e il Ministero conferma la buona capacità di monitoraggio.

Al momento sono 4382 gli attuali positivi al Covid-19 nel Lazio. Di questi, 372 sono ricoverati, 9 sono in terapia intensiva e 4001 sono in isolamento domiciliare.

Il numero dei morti, invece, da inizio pandemia è di 882 persone mentre sono 7413 i guariti in totale. Da marzo sono registrati 1267 casi in tutta la Regione.

” E’ emerso oggi un sospetto caso di positività al Coronavirus da parte di un bimbo iscritto al nido del III Municipio per cui si attende l’esito del tampone già effettuato”. Questo è quanto riportato in una nota da parte di Giovanni Caudo e Claudia Pratelli, rispettivamente presidente e assessora alla scuola del Municipio Roma III.

La dichiarazione dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato

“Prosegue l’indagine di sieroprevalenza nelle scuole ad oggi sono eseguiti 36.804 test.

In particolare 14.636 nella città di Roma, 9.732 nella provincia di Roma, 2.368 nella provincia di Viterbo, 2.445 nella provincia di Latina, 1.727 nella provincia di Rieti e 5.896 nella provincia di Frosinone”.

“Si è tenuto presso l’Università degli Studi di Padova, un incontro tra una delegazione tecnica del Servizio sanitario regionale del Lazio ed il direttore del dipartimento di medicina molecolare prof Crisanti .

Oggetto dell’incontro è l’approfondimento delle metodiche per l’identificazione del virus Sars-CoV2 in funzione dei diversi obiettivi ed interventi di sanità pubblica da implementare per contenere la diffusione del virus in vista della ripresa delle attività produttive e della riapertura delle scuole”.

“Si è convenuto innanzitutto che l’attuale situazione di convivenza con il virus impone ai servizi sanitari regionali di potenziare e qualificare la propria capacità di risposta alle esigenze di diagnosi e screening attraverso validazioni dei laboratori di riferimento.

Sono esaminiate a tal fine, le diverse metodiche oggi disponibili o di immediata disponibilità; compresa la possibilità di utilizzare strutture mobili che agevolino lo screening e la diagnosi di prossimità”.

Alessandro Pallavicini

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