Firenze, inchiesta sugli “esami facili” alla Link Campus: 71 indagati tra cui ex ministro Scotti

Redazione
Firenze, inchiesta sugli “esami facili” alla Link Campus: 71 indagati tra cui ex ministro Scotti

Firenze, inchiesta sugli “esami facili” alla Link Campus: 71 indagati tra cui ex ministro Scotti. Nel mirino dei pm anche i vertici dell’ateneo privato e il il segretario generale del sindacato di polizia, Felice Romano.

Tra gli studenti, che non erano obbligati alla frequenza nonostante lo statuto dicesse altro, ci sono numerosi poliziotti in servizio alla questura del capoluogo toscano.

Più di due anni di accertamenti

Dopo oltre due anni di accertamenti è stata chiusa dalla procura di Firenze l’indagine sui presunti “esami facili” alla facoltà di Scienze politiche e relazioni internazionali all’ateneo privato Link Campus University di Roma, ente presieduto dall’ex ministro Vincenzo Scotti.

I pm toscani hanno iscritto nel registro degli indagati 71 persone che rispondono di falsità materiale e ideologica e di associazione a delinquere.

Tra gli indagati c’è lo stesso presidente della scuola, che rilasciava lauree riconosciute dallo Stato, ma anche vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, dipendenti e molti studenti.

Scotti è indagato per associazione a delinquere in concorso finalizzata ai falsi esami e ritenuto dai pm “promotore, costitutore e organizzatore dell’associazione” insieme ad altru.

Fra questi Pasquale Russo direttore generale della Link; Claudio Roveda membro del consiglio di amministrazione e rettore; Pierluigi Matera componente del Senato accademico; Maurizio Claudio Zandri coordinatore del corso di laurea, oltre a docenti, ricercatori, amministrativi.

Dalle indagini del sostituto Christine von Borries, del procuratore aggiunto Luca Turco e del procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, le modalità di effettuazione degli esami in questo ateneo privato non erano corrette per vari aspetti.

Contestati, la mancata frequenza alle lezioni e che gli esami si sostenevano a Firenze anziché nella sede di Roma della Link Campus, come d’obbligo.

Inoltre, risulterebbe che i docenti consegnassero prima delle prove d’esame le domande o i temi agli esaminandi, e consentendo di copiare dal web le risposte.

Le indagini

Le indagini coprono gli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018. Tra le anomalie rilevate dagli inquirenti anche quella per cui gli studenti non dovessero assistere a nessuna lezione, tenute a Roma, nonostante il regolamento didattico.

Tra gli studenti ci sono numerosi poliziotti in servizio alla questura di Firenze. Secondo i pm si sarebbero iscritti alla Link Campus tramite il Siulp.

Il segretario generale del sindacato di polizia, Felice Romano risulta indagato con l’accusa di associazione a delinquere in concorso con i vertici della link Campus per l’effettuazione di ‘esami agevolati’ per i poliziotti iscritti che lo stesso Siulp avrebbe indirizzato alla Link Campus.

Per i difensori i poliziotti erano in buona fede. “I miei assistiti, nel perseguimento dei propri studi – dice l’avvocato Federico Bagattini, che difende numerosi agenti della questura di Firenze -, si sono scrupolosamente attenuti alle indicazioni dei funzionari della Link Campus University” riguardo ai corsi e allo svolgimento degli esami.

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