Galina Fedorova: il giallo sulla morte della modella sugli scogli in Sardegna

Redazione
Galina Fedorova: il giallo sulla morte della modella sugli scogli in Sardegna

Galina Fedorova: il giallo sulla morte della modella sugli scogli in Sardegna. È l’inizio di uno nuovo giallo, quello della morte sospetta di Galina Fedorova, modella russa di 35 anni.

La giovane donna è morta per annegamento sabato scorso al largo di Teulada, nel sud della Sardegna, mentre con un amico fotografo stava facendo una gita in gommone.

Adesso il sostituto procuratore di Cagliari Enrico Lusso ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

Il sospetto è che Galina abbia bevuto alcolici prima dei fatti, visto che alcune bottiglie sono state trovate sul gommone che la trasportava.

L’autopsia su corpo della modella russa.

L’autopsia sul cadavere della modella russa è stata eseguita al Policlinico di Monserrato, in provincia di Cagliari.

Il PM ha ordinato anche il sequestro di una macchina fotografica, dei cellulari e di un drone. Il fotografo russo-inglese Gerenius Tavarov si trovava con lei sul gommone noleggiato a Chia.

Un’altra stranezza riguarda il luogo del possibile incidente.

I fatti sono infatti avvenuti davanti alla base militare di Teulada, una delle più importanti nello scacchiere mediterraneo della NATO.

Le prime dinamiche sull’incidente.

Secondo i primi risultati dell’indagine, il natante del gommone si sfilato dall’ormeggio ed è andato alla deriva, proprio mentre i due stavano facendo il bagno a poche decine di metri.

Spinto dalla corrente, il natante si sarebbe poi rapidamente allontanato.

Il 44enne Tavarov ha cercato inutilmente di raggiungerlo a nuoto fino a quando, esausto, è stato soccorso dopo un’ora da un’imbarcazione.

Lì ha dato l’allarme alla Guardia costiera, il cui elicottero ha immediatamente avvistato il corpo dell’indossatrice, raccolto poi da una motovedetta.

La seconda ipotesi sull’incidente.

Da altri riscontri e dal danneggiamento della carena, invece, sembrerebbe che l’incidente sia avvenuto con il gommone in navigazione e il fotografo ai comandi.

Il mezzo si sarebbe poi schiantato contro uno scoglio affiorante o contro un oggetto galleggiante. I due, poi, sbalzati in acqua, non sono più in grado di raggiungere il battello.

Le bottiglie di alcolici ritrovate sul gommone.

A questo proposito, determinante saranno i risultati degli esami del sangue, istologici e tossicologici, soprattutto per il ritrovamento di bottiglie di alcolici sul gommone.

Evidentemente per definire il quadro delle indagini non bastano i primi risultati dell’autopsia, che confermano la morte per annegamento.

Il sospetto uso del drone.

Un ulteriore mistero riguarderebbe l’uso del drone. Il mezzo, ora sotto sequestro, era in uso per delle riprese fotografiche dall’alto. Modalità di certo inusuale per un servizio destinato a rotocalchi diffusi nel Paesi dell’Est europeo

Ora gli accertamenti puntano a verificare la versione di Tavarov che, per il momento, non risulterebbe essere totalmente veritiera.

Alessandro Pallavicini

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