Gianna Nannini molestata da piccola dal maestro di musica
La cantante si è confessata in una intervista al giornale la Repubblica. Ha parlato anche della sua gravidanza e della nascita di Penelope

Gianna Nannini molestata da piccola dal maestro di musica. La cantante si è confessata in una intervista al giornale la Repubblica. Ha parlato anche della sua gravidanza e della nascita di Penelope.
Gianna Nannini, con giacca di pelle e capelli ribelli, si presenta nel panorama musicale con la sua voce inconfondibile e il desiderio di vivere secondo le proprie regole.
A giugno compirà 71 anni, ma li porta con un’agilità sfrontata e un atteggiamento sempre leggero. In un’intervista a la Repubblica, dichiara: «Sono una donna fuori dagli schemi, non perché esponga il mio corpo».
Alla questione dell’età, risponde con ironia: «La morte è inevitabile, ma l’età è solo un numero. Sono rinata nel 1983, quando ho affrontato un evento difficile in Germania. È stata una nuova nascita».
Avere una figlia a 56 anni
Questa rinascita ha probabilmente influenzato la sua decisione di avere una figlia a 56 anni. Racconta: «Aspettavo, ma senza ossessioni. Poi ho deciso di tentare un’ultima volta ed è nata Penelope».
Oggi Penelope ha 14 anni, con una personalità diversa dalla madre: «Io sono vivace, lei più riservata. Mi rimprovera». Riflettendo sul ruolo di madre, Nannini ammette: «Forse l’ho un po’ viziata, ma desideravo tanto questa esperienza unica. Volevo che il mio corpo desse la vita».
Tuttavia, ha scelto di proteggere la privacy di sua figlia: «Era troppo piccola prima, e ora non sarebbe rispettoso per la sua adolescenza. Lei è infastidita dalle foto».
Maternità senza un partner
Gianna parla con fierezza della sua maternità senza un partner: «Avere un figlio senza un marito è stato meraviglioso». Penelope è cresciuta in un ambiente libero da giudizi. Tuttavia, con l’adolescenza le dinamiche cambiano: «La verità è che godi dei figli per i primi dieci anni».
In merito alla violenza di genere, è chiara: «Chi maltratta le donne ha già perso». Ricorda, infine, gli attacchi subiti durante la gravidanza: «Da piccola subii molestie da un insegnante, ma le aggressioni verbali quando ero incinta furono peggiori.
I fotografi comparivano ovunque». Aggiunge con tono deciso: «Sono cintura nera di karate, spesso i miei bodyguard devono difendere i fotografi da me».