La Salvezza di Meghan Markle, ecco cosa fa ogni sera
La Salvezza di Meghan Markle, ecco cosa fa ogni sera. La Ex Duchessa più famosa del web è braccata dai troll. A tal riguardo dichiara: «Danneggiano la salute mentale. La salvezza? Tenere un diario ogni sera»
Meghan Markle è stata «la persona più “trollata” dell’anno, maschio o femmina, in tutto il mondo». Lo ha detto lei stessa a tre adolescenti statunitensi che sono andati a intervistarla con il marito, per un podcast sulla salute mentale, Teenager therapy
Meghan Markle braccata dai troll: «Danneggiano la salute mentale. La salvezza? Tenere un diario ogni sera»shadow
Una situazione «insostenibile, «invivibile», quasi «insuperabile». L’anno orribile della duchessa di Sussex è stato il 2019.
Il divorzio dai Windsor, l’addio alla Gran Bretagna e il trasferimento in California non sono che la punta di un iceberg la cui vera insidia si è mossa lungo i canali dei social.
Meghan Markle è stata «la persona più “trollata” dell’anno, maschio o femmina, in tutto il mondo». Lo ha rivelato lei stessa a tre adolescenti statunitensi che sono andati a intervistarla con il marito, per un podcast sulla salute mentale, Teenager therapy .
«Per otto di quei 12 mesi — ha sottolineato la duchessa — non sono neanche stata visibile, ero in pausa maternità o al fianco di un neonato, eppure ciò che è stato costruito e diffuso.. è quasi insuperabile. È così enorme che quasi non si riesce a pensare a come ti fa sentire». Leggi anche qui
Senza precedenti
Markle può risultare simpatica o meno, ma la campagna denigratoria da cui è stata colpita è senza precedenti: il peso, il colore della pelle, le aspirazioni, i gusti, gli abiti, i capelli, lo yoga.
Meghan ha ricevuto critiche e minacce che, prima ancora della decisione dei Sussex di abbandonare i reali, avevano portato Buckingham Palace a creare nuove regole per i social.
Nell’intervista ha esposto i danni inflitti alla salute mentale dal trolling e raccontato che è riuscita a stare meglio grazie alla scrittura, poche frasi in un diario ogni sera: «Un’ancora». Il corriere