Ladro di merendine si taglia: muore dissanguato

Redazione
Ladro di merendine si taglia: muore dissanguato

Ladro di merendine si taglia: muore dissanguato. E’ stato scoperto questa mattina, in una pozza di sangue, il cadavere di un uomo in una scuola di Canicattì, molto probabilmente si era ferito nel rompere il vetro di un distributore automatico di merendine.

È, infatti, questa l’ipotesi avanzata dagli investigatori che stanno lavorando alla vicenda. Le forze dell’ordine insieme con i soccorritori del 118 , allertate questa mattina, si sono subito portate sul posto.

L’allarme è scattato stamattina quando è trovato il corpo dell’uomo, ormai cadavere, dopo l’apertura dei cancelli della scuola dove in queste settimane si stanno tenendo gli esami di maturità per gli studenti delle scuole superiori.

Vittima già nota alle forze dell’ordine

Il ladro di merendine è un uomo di 33 anni, già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto le forze dell’ordine hanno potuto ricostruire finora è probabile che il ladro si sia intrufolato nell’istituto scolastico di Canicattì, il liceo Scientifico “Sciascia”

E che abbia provato a rubare gli snack e le bibite all’interno del distributore situato nei corridoi della scuola. Non riuscendovi avrebbe così rotto il vetro protettivo dello stesso provocandosi però una profonda ferita ad un braccio.

Morte sopraggiunta per dissanguamento

Questa mattina il suo cadavere è ritrovato dal custode della scuola che ha immediatamente avvertito il presidente della commissione d’esame di maturità e lanciato l’allarme. Secondo gli investigatori, la perdita di sangue gli avrebbe fatto perdere i sensi fino alla morte sopraggiunta proprio per dissanguamento.

Purtroppo, per lui non c’è stato nulla da fare per potergli salvare la vita, nonostante i soccorsi siano giunti velocemente a scuola. La Procura di Agrigento ha comunque aperto un’inchiesta per stabilire la dinamica dell’episodio.

Ha disposto l’autopsia per suffragare quella che appunto sembra, almeno per come è stato ritrovato il trentatreenne, l’ipotesi più probabile. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia locale.

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