Licata in carcere lo scafista fermato dalla Guardia Costiera

Redazione
Licata in carcere lo scafista fermato dalla Guardia Costiera

Licata in carcere lo scafista fermato dalla Guardia Costiera. Il Giudice delle Indagini Preliminari Francesco Provenzano ha convalidato il fermo eseguito dalla Guardia Costiera di Licata. Con l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Nei confronti del presunto scafista tunisino, C.C. di anni 42. Fermato nei giorni scorsi. Reo di aver trasportato sulla spiaggia di Mollarella 12 migranti. Successivamente trasportati presso il Centro di accoglienza Villa Sikania di Siculiana.

Il quadro indiziario ricostruito dai militari della Guardia Costiera di Licata, alle dipendenze della Capitaneria di Porto Empedocle e sotto il Coordinamento della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale. Comandata dal Contrammiraglio Roberto Isidori. Ha permesso alla Procura di Agrigento di contestare al presunto scafista il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La custodia in carcere dello scafista tunisino. Che adesso rischia diversi anni di carcere. Ha consentito alla Procura Agrigentina. Guidata dal Dott. Luigi Patronaggio, con il contributo della Guardia Costiera. Di infliggere un duro colpo ai trafficanti di migranti, consapevoli delle gravi conseguenze a cui vanno incontro quando commettono questo genere di reati.

Arresto per Mariuana a Marsala

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Petrosino. Hanno tratto in arresto per coltivazione non autorizzata di sostanza stupefacente del tipo marijuana il pregiudicato Ferrante Francesco Paolo, 75enne, di Marsala.

Ma ancora una volta, attraverso i numerosi servizi antidroga posti in essere per l’individuazione dei canali di produzione e l’approvvigionamento dello stupefacente, i militari della Compagnia Carabinieri di Marsala hanno messo a segno un colpo contro i coltivatori di sostanza stupefacente, fenomeno sempre più diffuso nelle campagne lilybetane.

Dopo numerosi di servizi di osservazione e pedinamento, i militari lo hanno sorpreso, in flagranza di reato e Ferrante Francesco Paolo, dopo essere uscito di casa all’alba, si recava in direzione Est della periferia di Marsala. E giungendo in un fondo abbandonato di contrada Alfaraggio dove, tra le sterpaglie e le viti incolte, vi erano 24 piante, in vaso, di cannabis indica, dell’altezza variabile tra i 20 ed i 50 cm, tutte con la presenza di infiorescenza. La perquisizione scattata nell’immediatezza ha consentito di rinvenire forbici per potatura e coltelli a serramanico, utili per la coltivazione della sostanza stupefacente.

L’arresto

Nella mattinata di giovedì 2 luglio, all’esito dell’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, condividendo l’operato dei militari dell’Arma e su richiesta del Pubblico Ministero, ha convalidato l’arresto del Ferrante, disponendo nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Marsala, con il divieto di allontanarsi dall’abitazione dalle ore 21,00 alle ore 07,00.

Vanessa Miceli

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR