Mistero sui vaccini: non si sa chi tratta per l’Italia

Redazione
Mistero sui vaccini: non si sa chi tratta per l’Italia

Mistero sui vaccini: non si sa chi tratta per l’Italia. Quanti segreti sui vaccini anti-Covid. Ieri il commissario Straordinario, Domenico Arcuri, ha avviato la richiesta di offerta per l’acquisto di oltre 100 milioni di siringhe per la somministrazione del vaccino.

Sempre ieri è bandita la procedura per l’acquisto del diluente salino, oltre 5 milioni di fiale, necessario alla somministrazione di alcune tipologie di vaccino. Le aziende avranno quindici giorni di tempo dalla pubblicazione del bando per presentare le offerte.

All’esito della procedura di selezione, il Commissario procederà all’acquisto dei prodotti. La Richiesta di offerta è avviata nelle more del completamento della procedura di “joint procurement”. A cura della Commissione europea, per reperire sul mercato tutti i prodotti necessari per la campagna di vaccinazione anti-Covid.

La mancanza di trasparenza

Il problema è, come appura un’inchiesta de La Verità, la totale mancanza di trasparenza da parte del governo e delle istituzioni europee sui vaccini anti-Covid.

Chi siede nei tavoli che contano, a negoziare quale vaccino verrà inoculato a centinaia di milioni di cittadini europei, in quali quantità e a quale prezzo? E soprattutto, in virtù di quale mandato questi funzionari trattano gomito a gomito con le case farmaceutiche? Non è dato saperlo.

Rimangono nascosti infatti non solo i termini contrattuali ma anche i nomi dei rappresentanti di governo che negoziano con le varie aziende.

“Sulla base delle previsioni, non ancora validate una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata nel primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre del prossimo anno. Bisognerà vedere se i processi autorizzativi andranno tutti in porto e se tutti gli italiani vorranno farsi il vaccino”.

Rimane però il fatto che rispetto ai vaccini anti-Covid non solo Bruxells non fornisce i termini contrattuali relativi ai vaccini ma nemmeno i nomi dei responsabili del negoziato. La settimana scorsa, Sigfrido Ranucci su Report ha svelato il nome del rappresentante italiano nel comitato direttivo.

Si tratterebbe del dottor Giuseppe Ruocco, segretario generale del ministero della Salute e membro del Comitato tecnico scientifico. “Ma a gestire i rapporti con le case farmaceutiche sarebbe stato, in base alle nostre informazioni, Walter Ricciardi, ex presidente dell’Iss e consulente del ministero della Salute”, ha sottolineato il conduttore di Report. Il mistero rimane. Fonte IlGiornale

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