Si fingevano maresciallo o avvocato per truffare anziani, 7 misure cautelari

Redazione
Si fingevano maresciallo o avvocato per truffare anziani, 7 misure cautelari

Si fingevano maresciallo o avvocato per truffare anziani, 7 misure cautelari. I carabinieri del Comando Provinciale e gli agenti della Questura di Roma stanno dando esecuzione, tra Napoli e Provincia, a un’ordinanza che dispone misure cautelari.

L’ordinanza è emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di sette persone, ritenute responsabili di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alle cosiddette truffe agli anziani.

Non solo, ma anche a estorsione, al furto, circonvenzione di persone incapaci, con l’aggravante della circostanza della minorata difesa in relazione all’età senile delle vittime. Decine e decine i casi accertati nella Capitale così come nella Regione Friuli Venezia Giulia.

In tutti i casi, le vittime avevano denunciato di aver ricevuto una telefonata da un maresciallo o da un avvocato, il quale riferiva di un finto incidente stradale, in cui era rimasto coinvolto un parente della vittima.

E per cui era urgentemente necessaria una cospicua somma di denaro per risarcire il danno causato; paventando, in caso contrario, gravi conseguenze giudiziarie ed economiche a carico del familiare.

Mafia, blitz contro clan: 16 fermi a Palermo

Colpo al clan del mandamento mafioso di Tommaso Natale a Palermo dove la Procura Distrettuale Antimafia ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 16 indagati che sono stati tratti in arresto all’alba di oggi dai carabinieri.

Gli indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni consumate e tentate aggravate, danneggiamento seguito da incendio, minacce aggravate, detenzione abusiva di armi da fuoco.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sui sostituti, costituisce “l’ennesimo risultato di un’articolata manovra condotta dal Nucleo Investigativo di Palermo sul mandamento mafioso di Tommaso Natale e, in particolare, sulle famiglie di Tommaso Natale, Partanna Mondello e Zen – Pallavicino”, dicono i carabinieri.

L’attività ha permesso di riscontrare come “la piena vigenza della ricostituita commissione provinciale di cosa nostra palermitana, riunitasi il 29 maggio 2018 dopo quasi trent’anni di inattività, abbia condizionato le dinamiche criminali del mandamento mafioso oggetto delle indagini”.

A quanto emerge dall’operazione, durante il periodo del lockdown i boss mafiosi hanno aiutato le famiglie indigenti dello Zen distribuendo la spesa. Nel blitz dei carabinieri emerge come i vertici mafiosi abbiano tentato di accreditarsi quali referenti nel periodo del primo lockdown a marzo.

Maxi blitz nel sud pontino, 19 arresti e 30 perquisizioni

Maxi operazione dei carabinieri nel sud pontino. Questa mattina a Ss Cosma e Damiano, Castelforte e nei comuni limitrofi, circa 200 carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina; con l’ausilio di elicotteristi e di unità cinofile dell’Arma; hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma.

L’ordinanza emessa su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, dispone la custodia cautelare nei confronti di 19 persone. 18 in carcere e uno agli arresti domiciliari. In particolare sono sgominate un’organizzazione mafiosa e due bande di spaccio e sono condotte 30 perquisizioni.

Le accuse rivolte agli indagati sono, a diverso titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti; detenzione illegale di armi comuni da sparo, estorsione, rapina, danneggiamento e incendio, tutti delitti aggravati dal metodo mafioso.

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