Si schianta in auto, chiama i parenti e va a casa e poi muore d’infarto

Redazione
Si schianta in auto, chiama i parenti e va a casa e poi muore d’infarto

Si schianta in auto, chiama i parenti e va a casa e poi muore d’infarto. È uscito di strada da solo, con la propria auto, ad Arsiero, provincia di Vicenza, in via Marconi; viale alberato che porta verso il centro storico, probabilmente in seguito ad un malore.

Quindi si è fatto accompagnare a casa da parenti ed amici, per poi tornare a piedi verso il veicolo; ma dopo pochi metri si è accasciato a terra ed è spirato. La vittima, Prisco Toniolo, 56 anni, viveva a Velo d’Astico, in contra’ Santina.

Inutili i soccorsi da parte degli operatori del 118, accorsi assieme ai carabinieri della compagnia di Schio. Il tutto è accaduto nella tarda serata di domenica. La vicenda ha scosso la piccola comunità di Velo, dove la notizia della morte di Toniolo si è diffusa velocemente.

Covid, il sindaco di Asiago: «Piazze affollate se impianti chiusi»

«Se durante le vacanze di Natale non venissero aperti gli impianti di risalita tutta la gente si riverserebbe nelle piazze del centro storico; e io a quel punto mi troverei costretto a fare un’ordinanza per chiuderle»: lo dice all’Ansa Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago.

«La nostra storia ci insegna che quando non c’è neve durante le vacanze di Natale la gente si riversa in paese, con affollamenti notevoli, che in questo periodo non ci possiamo permettere – osserva.

In realtà il problema non riguarda solo le piste in quota, ma tutte le baite e le altre strutture ricettive che durante l’inverno si affollano all’inverosimile».

L’Altopiano dei Sette Comuni, spiega, è un comprensorio «dove esiste un elevato numero di case di villeggiatura: durante le prossime vacanze la gente salirà comunque in maniera massiccia, come avvenuto la scorsa estate, dove le presenze sono state da record».

Rigoni Stern chiede di sapere «al più presto quali saranno le decisioni prese per capire come muoversi a livello turistico». «In questo momento ci troviamo in una situazione assurda – accusa – nel senso che a meno di un mese dall’inizio delle vacanze natalizie non sappiamo ancora le regole che saranno in vigore».

Il blocco dell’attività sciistica avrebbe ripercussioni drammatiche sotto il profilo economico. «Il rischio è quello di creare un danno incalcolabile – conclude – in un periodo in cui si sta partendo con l’innevamento artificiale, che rischia di essere vanificato se le piste resteranno chiuse». (Fonte Ilgiornaledivicenza)

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