Daniela Ferolla di Linea Verde rivela la difficoltà del suo passato

Redazione
Daniela Ferolla di Linea Verde rivela la difficoltà del suo passato

Daniela Ferolla di Linea Verde rivela la difficoltà del passato. La conduttrice di Linea Verde: «Mortificavo il mio aspetto e indossavo abiti di una taglia più grande. Alcuni uomini con cui ho lavorato avevano paura di una ragazza giovane e carina»

“Da quando avevo 17 anni non mi ero mai fermata: un criceto sulla ruota”. Poi, poco più di un anno fa, il mondo si è interrotto anche per Daniela Ferolla: il lockdown e all’improvviso il tempo davanti.

«Mi sono messa a scrivere, volevo trasformare l’inerzia in un qualcosa di buono». È nato così uno dei libri figli della pandemia, «Un attimo di respiro» (Rai Libri), appena consegnato alle librerie e scritto dalla ex Miss Italia e conduttrice di Linea Verde.

La donna ha scritto pensando proprio a quel tempo riconquistato, da trasformare in un messaggio positivo per il corpo. «Un’ora di meditazione, una passeggiata in un bosco: qualsiasi fuga da una vita poco sana».

«Ed è accaduto: abbiamo ridato importanza al contorno, alle buone pratiche. Io mi sono appassionata alla gyrokinesis, che mette insieme yoga, pilates e meditazione».

«Ho fatto yoga sopra a un sup e mi sono immersa in una foresta, praticando il forest bathing che sviluppa serotonina: racconto ogni esperienza, per risvegliare una coscienza verde».

«Non è stato semplice. Quando ho vinto Miss Italia, nel 2001, il ruolo della donna era diverso da adesso. Se eri la più bella, dovevi accontentarti di fare la statuina. I ruoli che arrivavano erano quelli di valletta, un decoro».

Daniela Ferolla: Come ha cambiato le regole?

«All’inizio nel modo peggiore: mi sono imbruttita per essere credibile e accettata da chi avrebbe dovuto offrirmi un lavoro. Mortificavo il mio aspetto e indossavo abiti di una taglia più grande. Poi qualcuno mi ha fatto notare che non dovevo vergognarmi di avere delle belle gambe».

Nel frattempo, si è rimessa a studiare.

«Mi sono laureata in Scienze della Comunicazione in Cattolica e sono diventata giornalista. Nonostante questo, sono arrivata tardi alla conduzione: era difficile avere lo stesso spazio dei colleghi uomini, non parliamo dello stipendio».

Ha sperimentato più l’antagonismo maschile di quello femminile?

«Il mio libro è dedicato a due donne, mia madre e mia nonna. Con il mondo femminile faccio squadra. Alcuni uomini con cui ho lavorato avevano paura di una ragazza giovane e carina».

Daniela Ferolla Ha cominciato a parlare di verde quando la sostenibilità non era al centro del dibattito.

«Avevo 28 anni e i ragazzi della mia età non erano interessati. Io invece avevo già l’ossessione dello spreco dell’acqua e predicavo la bellezza delle serate a lume di candela. Non sono Greta Thunberg ma ho fatto la mia parte».

Su di lei pochi gossip.

«Ho un compagno da 16 anni(il manager Vincenzo Novari, ceo della Fondazione Milano- Cortina, ndr), tra di noi c’è una differenza d’età che non si sente: grazie a me dice di essersi ringiovanito. Ma il nostro segreto è che ci diamo ogni tanto un attimo di respiro, molto utile anche dentro a una coppia»Google news

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