Estorsioni, furti e droga, sgominate due gang a Palermo

Redazione
Estorsioni, furti e droga, sgominate due gang a Palermo

Estorsioni, furti e droga, sgominate due gang a Palermo. Palermo, “operazione stele”.  Disarticolate due associazioni legate a “Cosa Nostra”. Dedite a estorsioni, rapine, produzione e traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e furti, tra cui emerge quello che dà il nome all’operazione, perpetrato presso la stele di Falcone.

37 indagati e 24​ misure cautelari in tutta la penisola

​Dalle prime ore della mattina, in Sicilia, Emilia Romagna e Puglia i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo una ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palermo, nei confronti di 24 persone.

Sono ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere, estorsione, tentata rapina, detenzione illegale di armi, cessione illegale di armi,​ furto aggravato, ricettazione, simulazione di reato, produzione e traffico illegale di sostanze stupefacenti e lesioni personali.​ ​ ​

Le indagini hanno consentito di disarticolare due associazioni per delinquere, risultate connesse con la criminalità organizzata, radicate nei quartieri popolari CEP – Cruillas – S.Giovanni Apostolo e Z.E.N.2, del capoluogo siciliano, ma che operavano in tutto il territorio regionale.

Le investigazioni hanno permesso, inoltre, di dimostrare l’esistenza di una struttura organizzata in modo piramidale con a capo la famiglia reggente dei Cintura.

Il quadro generale che emergeva, infine, faceva trapelare tutta l’influenza dei sodali all’interno della borgata di Cruillas; e nel territorio compreso tra Borgonuovo, San Giovanni Apostolo e C.E.P..

I furti

L’articolata attività di p.g. iniziava nel febbraio del 2017. A seguito di un furto consumato ai danni di una ditta di fornitura di materiale edile sita nel comune di Lascari (PA); e si concludeva nel mese di giugno 2019.

Fra gli innumerevoli furti, inoltre, risalta quello di maggiore valore​ simbolico. Da cui, fra l’altro, trae il nome l’operazione di polizia giudiziaria e consumato nel marzo di tre anni fa.

Il monumento, costruito in occasione della ricorrenza del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci e dedicato agli uomini della scorta del Giudice Giovanni Falcone.​ ​

Era, inoltre, documentata​ la formazione di un nuovo gruppo criminale, a seguito del mutamento degli equilibri interni del sodalizio principale, ovvero quello dei “Cintura”.

Circostanze che, infine, portavano all’allontanamento di uno dei suoi componenti che si sarebbe unito ad un nuovo gruppo che mirava a obiettivi di pubblica utilità.

Vanessa Miceli

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