Giuseppe Parlato, storico, perde la vita a 73 anni
Il mondo della cultura italiana è rimasto attonito per la dipartita della sua figura di riferimento per lo studio del neofascismo e del Movimento Sociale Italiano (Msi)

Giuseppe Parlato, storico, perde la vita a 73 anni. Il mondo della cultura italiana è rimasto attonito per la dipartita della sua figura di riferimento per lo studio del neofascismo e del Movimento Sociale Italiano (Msi).
Giuseppe Parlato, storico italiano specializzato nello studio del neofascismo e del Movimento Sociale Italiano (Msi) è scomparso a 73 anni.
Parlato è stato una figura di rilievo nell’ambito della ricerca storica contemporanea, noto per un approccio equilibrato e rigoroso che ha superato le letture polarizzate del neofascismo.
La sua carriera accademica è stata caratterizzata da un impegno sia nella divulgazione sia nell’organizzazione culturale, incluso il ruolo di rettore e presidente della Fondazione Spirito-De Felice, che ha contribuito a rendere accessibili importanti fondi archivistici privati.
Tra le sue opere più significative si annoverano “La sinistra fascista” (2000), che analizza correnti interne al fascismo con una visione critica, “Fascisti senza Mussolini” (2006), il suo libro più celebre che ricostruisce la nascita e l’evoluzione del Msi includendo la figura di Pino Romualdi, e “La Fiamma dimezzata” (2017), che esplora gli anni Settanta e le dinamiche interne del Msi, riconoscendo la validità politica di Democrazia Nazionale.
La capacità di dialogo
Parlato si è distinto per la capacità di dialogare con ambienti politici e culturali diversi, mantenendo rigore metodologico e apertura intellettuale.
La sua eredità accademica e culturale è considerata fondamentale per la comprensione delle radici storiche delle forze politiche italiane contemporanee e per stimolare un dibattito storico informato e critico.
La sua opera continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per studiosi e appassionati di storia contemporanea italiana.
In conclusione, Giuseppe Parlato ha lasciato un’impronta indelebile nella storiografia italiana grazie a un lavoro rigoroso, innovativo e dialogante, che contribuisce ancora oggi alla comprensione critica della destra politica del Novecento e delle sue implicazioni attuali.