‘Mare sicuro’, un drone italiano precipita in Libia

Redazione
‘Mare sicuro’, un drone italiano precipita in Libia
epa07858959 A handout photo made available by Syria's Arab News Agency SANA shows the drone which Syrian authorities said they have dropped and dismantled on the slopes of Jabal al-Sheikh, in al-Quneitra, Syria, 21 September 2019. According to media reports, the drone was coming from the west and was equipped with cluster bombs and C-4. EPA/SANA HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Un drone militare italiano è precipitato oggi in Libia.

Lo rende noto lo Stato maggiore della Difesa. In una nota spiegano che è stato perso: “il contatto con un velivolo a pilotaggio remoto dell’Aeronautica militare, successivamente precipitato sul territorio libico”.

Il velivolo, “che svolgeva una missione a supporto dell’operazione Mare Sicuro, seguiva un piano di volo preventivamente comunicato alle autorità libiche”, aggiunge la Difesa.

Sono in corso approfondimenti per accertare le cause dell’incidente.

Un drone non armato, Predator, della nostra Aeronautica Militare è precipitato in Libia. Le forze di Haftar ne rivendicano l’abbattimento

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Il maresciallo Haftar rivendica l’abbattimento del drone italiano avvenuto nella giornata di ieri. “Stiamo ancora aspettando una spiegazione ufficiale dall’Italia sul perché un drone fosse nello spazio aereo libico. La nostra difesa aerea ha abbattuto il velivolo senza pilota, dopo essere entrato in un’area di operazioni militari precedentemente annunciata”, ha scritto su Twitter il portavoce del cosiddetto Esercito nazionale libico dell’uomo forte della Cirenaica, generale Ahmed al-Mesmari.

La rivendicazione segna un inasprimento dei toni del maresciallo contro l’Italia. Roma sostiene il governo riconosciuto dell’Onu del premier Fayez al-Serraj. Dal 4 aprile le forze di Haftar assediano Tripoli e fanno un largo uso di droni forniti dagli Emirati arabi. Haftar è sostenuto anche da Egitto e Arabia Saudita, oltre che da Russia e in maniera più sfumata dalla Francia. Le milizie fedeli ad Al-Serraj utilizzano a loro volta droni forniti dalla Turchia, il loro grande sponsor internazionale. Nelle ultime settimane i raid con droni sulla capitale hanno fatto numerose vittime civili.

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