Sicilia: finanziati 104 teatri comunali,fondi per 22 milioni

Redazione
Sicilia: finanziati 104 teatri comunali,fondi per 22 milioni

Sicilia: finanziati 104 teatri comunali,fondi per 22 milioni. Circa 22 milioni di euro per 104 teatri pubblici siciliani. È questo il finanziamento previsto dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana per l’ammodernamento e il recupero di importanti strutture teatrali, dislocate in tutte e nove le province dell’Isola.

Nei giorni scorsi l’Assessorato ha, infatti, avviato la fase conclusiva di un iter di finanziamento che consentirà di portare a buon fine i progetti di riqualificazione di molti teatri.

Un grosso intervento economico che permetterà di migliorare significativamente i teatri pubblici della Sicilia; rendendone più moderne e funzionali le strutture, alcune delle quali storiche e di grande pregio artistico e architettonico.

Oltre sei milioni e mezzo di euro sono, invece, previsti per altre 35 strutture teatrali di proprietà privata.

“Il finanziamento di un numero così importante di teatri – sottolinea l’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – rilancia la centralità del teatro.

Come segno distintivo, cuore pulsante di una comunità, ma anche luogo di cultura e socializzazione.

L’imponente stanziamento destinato testimonia l’impegno del Governo regionale nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano e l’attenzione verso la cultura teatrale.

Teatri luoghi di narrazione

I teatri sono, infatti, i luoghi della narrazione del Mito e della quotidianità; gli spazi in cui si rappresentano la realtà e la cultura di un popolo.

Durante quest’anno, poi – evidenzia Samonà – grazie all’impegno del Governo Musumeci i teatri, le aree archeologiche e i beni culturali in generale, hanno costituito i luoghi fisici del ritorno alla normalità.

Hanno offerto anche a tanti artisti siciliani la possibilità di tornare a calcare le scene dopo mesi di fermo.

Luoghi che ci ricordano che la creatività e la bellezza sono il vero motore che tutto muove, le relazioni interpersonali ma anche l’economia, che proprio la cultura, in questo anno di crisi internazionale, sta contribuendo a rimettere in moto”. 

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