Yari Carrisi e Thea Mantra: «Tutto merito del caso»
Yari Carrisi e Thea Mantra: «Tutto merito del caso». Si sono conosciuti solo lo scorso giugno, ma il loro è stato «un incontro di anime, un ritrovarsi». Da allora vivono e si esibiscono insieme.
E a chi li definisce «i nuovi Al Bano e Romina», il figlio e la fidanzata rispondono: «Non solo gli somigliamo, ma abbiamo anche il loro sostegno». L’intervista di coppia. Ad Otranto ha appena finito di piovere, e le valli di ulivi intorno sono ancora più affascinanti.
«La pioggia battente ha la sua bellezza, e poi quando il cielo si apre tutto cambia colore, è uno spettacolo», racconta dall’altro lato della cornetta Yari Carrisi. Quarantasette anni, figlio di Al Bano e Romina Power, nipote di Tyrone Power, cresciuto giramondo e libero da etichette.
Chitarrista, autore di canzoni, con alle spalle decine di collaborazione, da Sean Lennon a Jovanotti. Seduta accanto a lui oggi c’è Thea Crudi, 32 anni, conosciuta come Thea Mantra, cantante olistica italo-finlandese, maestra di mantra e meditazione, appassionata di yoga.
Si sono conosciuti lo scorso giugno, convivono e suonano insieme da allora. E a guardarli uno accanto all’altra è impossibile non fare paragoni, che loro – giustamente – non rifuggono.
Finché Dpcm l’hanno permesso, Yari e Thea si sono esibiti insieme: lui chitarra, harmonium indiano e voce, lei harmonium, campane tibetane e voce. Il loro repertorio? Mantra dell’Himalaya e canzoni della cultura Peace Love Meditation, titolo del loro ultimo lavoro ancora in divenire.
«Pace, amore e meditazione, vogliamo diffondere questo messaggio», spiega Yari. «Significa questo stare insieme, essere compagni di viaggio, condividere la stessa energia».
Tutto merito del caso, quindi?
T: «Il caso non esiste è questo il punto. Da lì io e Yari abbiamo iniziato a sentirci al telefono, prima per parlare del progetto e poi abbiamo capito che tra di noi c’era una sinergia speciale.
Ci siamo chiesti “Vogliamo stare insieme?”. Entrambi abbiamo riposto sì. La seconda volta che mi è venuto a prendere, ho fatto il trasloco».
Se non è «caso», come lo chiamate?
Y: «India» T: «Himalaya». Y: «Quando incontri il compagno o la compagna giusta il primo desiderio è quello di vivere a 360 gradi la vita, condividere i progetti artistici e la quotidianità».
T: «In un’altra vita di certo eravamo qualcos’altro. Secondo lo yoga esiste la reincarnazione e da quando la pratico ho iniziato a ricostruire le mie vite precedenti. Questa sintonia con Yari mi ha solo confermato che la reincarnazione esiste».
Prossimi progetti?
Y: «Finché non si potrà tornare dal vivo, faremo concerti online. Thea ha scritto un programma televisivo e un libro di cui io ho curato la prefazione (La Conoscenza Spirituale dello Yoga)». Leggi anche qui
T: «Stiamo creando una nuova opera sia musicale che scritta. Peace Love e Meditation, prenderà ispirazione da tutte le canzoni che sono state importanti secondo la filosofia indiana». Vanity Fair